Perché Draghi vuole spostare a Roma la finale degli Europei
Giocare la finale degli Europei 2021 in un Paese dove il picco dei contagi Covid non sia preoccupante. Non a Londra, dove attualmente la recrudescenza del virus con la ‘variante Delta' ha fatto scattare un altro campanello d'allarme, ma nello stadio Olimpico di Roma. C'è anche questo tra gli effetti della fiducia e dell'ottimismo per un'Italia entrata in zona bianca.
Forte dei dati che vedono circoscritto e in calo il rapporto sulla diffusione del coronavirus grazie anche alla campagna vaccinale, il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ne ha parlato durante una conferenza stampa congiunta con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Ed è così che ha risposto alla domanda proprio sull'eventualità che la sfida per l'assegnazione del trofeo cambi sede a torneo in corso.
Mi adopererò affinché la finale degli Europei non venga disputata in Paesi con alti contagi – ha ammesso il numero uno del Governo, che ha proseguito la relazione in occasione del vertice con Merkel -. Non ci sono grossi problemi bilaterali che dobbiamo discutere, forse l’unica questione è sulle Nazionali di calcio. Abbiamo posizioni diverse ma siamo entrambi leali. E gli italiani giocano bene.
Europei, Uefa: "Niente piani per cambio sede finali"
La stoccata e il riferimento di Draghi all’Inghilterra, però, sembrano destinati a cadere nel vuoto alla luce della posizione assunta dalla Uefa nelle ultime ore. La possibilità che fosse un altro Paese a ospitare la Final Four (semifinali e finali) era stata un'ipotesi paventata per la preoccupazione suscitata dalla situazione di emergenza sanitaria Oltremanica: Budapest, in Ungheria, era stata individuata come alternativa a Londra.
Il cosiddetto ‘piano b' è stato accantonato e il caso appare rientrato considerata (anche) la richiesta della Uefa al Governo inglese di aumentare a 65 mila spettatori la capienza di Wembley per semifinali e finale (finora era stata di 22.500 spettatori). Il comunicato della Federazione continentale va in questa direzione.
L'Uefa è lieta che la capacità di Wembley salirà almeno al 50% per le partite della fase a eliminazione diretta – si legge in una nota -. L'obiettivo è permettere ai tifosi di assistere alle partite, attenendosi a prescrizioni rigorose sulla profilassi e bolle, in base alle quali la loro permanenza nel Regno Unito sarebbe inferiore a 24 ore e i loro movimenti sarebbero limitati solo a trasporti e luoghi approvati. Siamo fiduciosi che la settimana finale si terrà a Londra.