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Perché Donnarumma non ha neanche provato a parare il primo rigore di Salah: una tattica geniale

Ma davvero Mohamed Salah ha spiazzato completamente Gigio Donnarumma, lasciandolo immobile nel primo dei calci di rigore che ha deciso Liverpool-PSG in Champions League? No secondo molti, e tra questi l’ex calciatore Mike Grella. Quel momento è stato solo l’inizio di una tattica geniale con cui il portiere della nazionale ha piegato le leggi della matematica ai suoi voleri, entrando nella testa degli avversari.
A cura di Paolo Fiorenza
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Da oggetto di critica, spesso feroce, che secondo alcuni doveva cedere il posto tra i pali del PSG al russo Safonov, Gigio Donnarumma è passato in una notte a "eroe" non solo di Parigi ma di tutta la Francia: questo è stato il termine usato oltralpe per descrivere la sua prestazione nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Liverpool la scorsa settimana, segnatamente la differenza fatta dal 26enne stabiese durante la sequenza finale dei calci di rigore che hanno consegnato il passaggio ai quarti alla squadra di Luis Enrique. Dopo il fischio finale che aveva sancito l'1-0 che pareggiava quello subìto all'andata, Gigio è corso velocemente negli spogliatoi di Anfield per ripassare "alcune cose che avevo preparato col mio allenatore dei portieri", poi ha neutralizzato due dei tre penalty calciati dai Reds (Nunez e Jones), incassando solo il primo di Salah. Quel Salah sul cui tiro è rimasto completamente immobile, neanche accennando la parata: troppo bravo l'egiziano a spiazzarlo o un genio assoluto Donnarumma nel dare inizio in quel preciso istante a una tattica con cui avrebbe piegato le leggi della matematica ai suoi voleri?

Mike Grella svela la tattica di Gigio Donnarumma nei rigori di Liverpool-PSG: un gioco mentale

È esattamente questa seconda ipotesi quella portata avanti da più di un osservatore: non solo appassionati sui social, ma anche colleghi di Donnarumma come l'ex calciatore statunitense Mike Grella. L'attaccante di origini italiane – oggi opinionista nella trasmissione CBS Sports Golazo, che segue in maniera approfondita la Champions – ha spiegato chiaramente il suo punto di vista: "Non so se Donnarumma abbia guardato Salah e abbia detto "Ok, tira al centro X volte" ed è per questo che è rimasto immobile in mezzo alla porta oppure se è rimasto lì perché ha detto ‘Ehi nel resto dei rigori mi tufferò perché se resto al centro il primo, non tireranno più al centro'".

Donnarumma sui social diventa "un genio" che ha piegato le leggi matematiche ai suoi scopi

Secondo quest'ultima interpretazione, il comportamento del portiere della nazionale azzurra in occasione del rigore tirato da Salah sarebbe stato ostentatamente volto a far pensare ai tiratori del Liverpool che lui aveva ‘scommesso' che qualcuno di loro avrebbe calciato al centro della porta. Se dunque i Reds fossero caduti nella sua trappola psicologica, avrebbero tirato in maniera angolata e non centrale i successivi penalty, presupponendo che lui non si sarebbe mosso. Il che avrebbe trasformato – e qui entra in gioco la matematica – quello che era un 33/33/33 in un 50 e 50. Ovvero, eliminando l'opzione centrale, a Donnarumma ne sarebbero rimaste solo due: tuffarsi a destra o a sinistra.

E le cose sono andate esattamente così, che sia stato merito o meno dei ‘mind games' di Gigio: prima Darwin Nunez ha calciato alla sinistra del portiere del PSG, poi Curtis Jones alla sua destra. In entrambe le occasioni lo stabiese si è tuffato prima, indovinando anche la direzione. Il resto lo ha fatto la precisione implacabile dei tiratori parigini: Vitinha, Ramos, Dembelé, Doué hanno tutti realizzato i loro rigori. Risultato: Liverpool a casa, PSG contro l'Aston Villa nei quarti di finale di Champions League.

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