Perché Dembelè è fischiato dai suoi stessi tifosi a Barcellona: non l’hanno mai perdonato
Barcellona-Napoli è stata contrassegnata da un episodio particolare che ha scaturito la reazione sorpresa da parte di migliaia di tifosi. Nel secondo tempo e con il punteggio fermo sul pari, Xavi, tecnico dei catalani, ha deciso di effettuare tre sostituzioni contemporaneamente. Fra i giocatori che sono stati messi in campo in corso d'opera, anche Ousmane Dembélé. L'attaccante francese, subito dopo il suo ingresso sul rettangolo verde, è stato sommerso dai fischi assordanti di tutto il Camp Nou. Un gesto inusuale che non sempre si vede da parte dei tifosi nei confronti di un giocatore della propria squadra.
In realtà le ragioni di questa reazione furibonda da parte del popolo blaugrana nei confronti dell'attaccante, nasce dopo una lunga diatriba contrattuale tra lo stesso Dembélé e il Barcellona. Il contratto del francese è in scadenza il prossimo 30 giugno 2022 e nonostante i continui incontri tra la società e gli agenti del giocatore nel mese di gennaio, l'accordo non è mai stato trovato. Ma c'è di più. Dembélé ha sempre rifiutato qualsiasi altro tipo di destinazione restando di fatto al Barcellona fino a fine stagione lasciando la Catalogna a parametro zero al termine della regolare stagione.
Un danno economico enorme per il club di Laporta che già versa in una situazione economica drammatica e che di certo non poteva permettersi di perdere un giocatore a zero dopo che Dembélé era stato pagato ben 105 milioni più bonus nel 2017, quando arrivò dal Borussia Dortmund. Nonostante questo il Barcellona è riuscito comunque a prendere Aubameyang anche se avrebbe preferito che la vicenda Dembélé si fosse risolta diversamente.
Il giocatore già nel corso della gara contro l'Atletico Madrid in campionato fu accolto dai fischi assordanti dello stadio. A fine gara l'allenatore dei catalani Xavi cercò di placare l'ira dei tifosi in conferenza stampa: "Vorrei chiedere loro di smettere di fischiare Dembelé – ha detto – L'hanno fatto anche oggi, per favore fermatevi! E' un giocatore che fa parte del gruppo, e va sostenuto come gli altri".
In realtà l'episodio era accaduto pochi giorni dopo la sfuriata da parte della stessa società catalana. Il direttore sportivo del club catalano, Mateu Alemany, spiegò bene la situazione riguardante Dembélé. "In tutto questo tempo, 6 mesi, quasi 7 mesi, abbiamo dialogato, abbiamo parlato, il Barça ha fatto diverse offerte, ha cercato di trovare un modo per far continuare il giocatore con noi e quelle offerte sono state sistematicamente rifiutate dai suoi agenti". Da qui la conclusione drastica che ha poi scatenato anche gli stessi tifosi blaugrana: "In questo scenario è stato comunicato a lui e ai suoi agenti che deve andarsene subito, perché vogliamo giocatori coinvolti e speriamo che il trasferimento avvenga entro il 31 gennaio".