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Perché De Laurentiis dice al Napoli “bravi tutti” mentre i tifosi invocano l’esonero di Garcia

Il messaggio del presidente contenuto nel tweet postato poco dopo il pareggio di Bologna è un segnale molto forte, che ridimensiona e censura anche certi atteggiamenti come quello di Osimhen. Il significato di quelle parole è chiaro.
A cura di Maurizio De Santis
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Osimhen affronta a muso duro Rudi Garcia al momento del cambio.
Osimhen affronta a muso duro Rudi Garcia al momento del cambio.

"Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!". Il tweet del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è molto chiaro e ha un valore altrettanto forte in un momento delicato per la squadra sia per la delusione del pareggio senza reti (un palo e un calcio di rigore sbagliato pesano come un macigno) sia per l'ennesima, plateale, protesta nei confronti del tecnico, Rudi Garcia, questa volta messa in scena da Osimhen.

È il patron a mettere le cose in chiaro, senza silenzi o altre parole che sollevino equivoci di sorta. È lui a mettere il tecnico al centro del progetto (o la chiesa al centro del villaggio, usando una frase ripetuta dal francese). È lui a far capire non intende prestare ascolto a malcontenti né dare spazio a mal di pancia.

Il calciatore contesta la decisione di non puntare su due attaccanti nel finale.
Il calciatore contesta la decisione di non puntare su due attaccanti nel finale.

L'ha scelta è stata fatta. La difende rispetto al malumore che serpeggia tra i tifosi e chiedono il licenziamento dell'allenatore e con quel messaggio di poche parole lo legittima agli occhi di tutti. Dice chiaramente: il Napoli deve compattarsi intorno alla sua figura e andare avanti.

Dopo Kvara e quel "ma che fai?" fuori dai denti per un non cambio non gradito è arrivata anche la contestazione dell'attaccante che addirittura urla in faccia al tecnico, sotto gli occhi del pubblico, che il modo giusto di giocare è un altro: a due punte, non tirarne fuori una (lui) per metterne un'altra. Il capitano, Di Lorenzo, lo prenderà sotto braccio e gli dirà di darsi una calmata poi esporrà il proprio pensiero in tv spiegando (a tutti, non solo a Victor) che "certi atteggiamenti non servono a niente".

Il tecnico replica all'attaccante, sono momenti di tensione in un finale già concitato.
Il tecnico replica all'attaccante, sono momenti di tensione in un finale già concitato.

Il tecnico non ha calcato la mano, limitandosi a parlare di cose dette faccia a faccia "che restano nello spogliatoio" poi nel corso delle interviste ha precisato una serie di concetti con i quali ha dato un'indicazione chiara ai più riottosi, a quelli che sembrano più scontenti tra gli scontenti.

"Dobbiamo essere tutti uniti, quando non si vince e c’è distanza con i primi quattro non c’è tempo per lamentarsi ma serve concentrarsi sull’Udinese", è uno dei punti fermi della discussione di Garcia dopo la gara, oltre al riferimento al "rispetto del talento di chi è in panchina" e alla necessità di fare certe scelte anche in virtù della sequenza di match in calendario.

La disperazione di Osimhen per il calcio di rigore fallito a Bologna.
La disperazione di Osimhen per il calcio di rigore fallito a Bologna.

Quante alle parole di De Laurentiis, si esprime così in conferenza stampa: "Il presidente ha dato il suo giudizio e sono d’accordo. Però dico anche che abbiamo fatto bene ma non abbastanza perché avremmo dovuto vincere e non ci siamo riusciti. Dobbiamo fare di più per far girare anche la fortuna dalla nostra parte".

La chiosa è dedicata ai contestatori tra i tifosi, Garcia ne parla forte anche della fiducia incassata da parte del massimo dirigente. Quel post sui social è un atto di sostegno, un bonus di fiducia conclamata che deve giocarsi bene e sfruttare per rimettere la barca in sicurezza. "Non è giusto prestazione attenzione solo a una minoranza urlante – ha concluso il tecnico – perché c’è una maggioranza dietro la squadra e che supporta i giocatori e l’allenatore del Napoli. Gli uomini veri si vedono nella difficoltà… nelle prossime partite".

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