Perché De Laurentiis dice al Napoli “bravi tutti” mentre i tifosi invocano l’esonero di Garcia
"Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti!". Il tweet del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è molto chiaro e ha un valore altrettanto forte in un momento delicato per la squadra sia per la delusione del pareggio senza reti (un palo e un calcio di rigore sbagliato pesano come un macigno) sia per l'ennesima, plateale, protesta nei confronti del tecnico, Rudi Garcia, questa volta messa in scena da Osimhen.
È il patron a mettere le cose in chiaro, senza silenzi o altre parole che sollevino equivoci di sorta. È lui a mettere il tecnico al centro del progetto (o la chiesa al centro del villaggio, usando una frase ripetuta dal francese). È lui a far capire non intende prestare ascolto a malcontenti né dare spazio a mal di pancia.
L'ha scelta è stata fatta. La difende rispetto al malumore che serpeggia tra i tifosi e chiedono il licenziamento dell'allenatore e con quel messaggio di poche parole lo legittima agli occhi di tutti. Dice chiaramente: il Napoli deve compattarsi intorno alla sua figura e andare avanti.
Dopo Kvara e quel "ma che fai?" fuori dai denti per un non cambio non gradito è arrivata anche la contestazione dell'attaccante che addirittura urla in faccia al tecnico, sotto gli occhi del pubblico, che il modo giusto di giocare è un altro: a due punte, non tirarne fuori una (lui) per metterne un'altra. Il capitano, Di Lorenzo, lo prenderà sotto braccio e gli dirà di darsi una calmata poi esporrà il proprio pensiero in tv spiegando (a tutti, non solo a Victor) che "certi atteggiamenti non servono a niente".
Il tecnico non ha calcato la mano, limitandosi a parlare di cose dette faccia a faccia "che restano nello spogliatoio" poi nel corso delle interviste ha precisato una serie di concetti con i quali ha dato un'indicazione chiara ai più riottosi, a quelli che sembrano più scontenti tra gli scontenti.
"Dobbiamo essere tutti uniti, quando non si vince e c’è distanza con i primi quattro non c’è tempo per lamentarsi ma serve concentrarsi sull’Udinese", è uno dei punti fermi della discussione di Garcia dopo la gara, oltre al riferimento al "rispetto del talento di chi è in panchina" e alla necessità di fare certe scelte anche in virtù della sequenza di match in calendario.
Quante alle parole di De Laurentiis, si esprime così in conferenza stampa: "Il presidente ha dato il suo giudizio e sono d’accordo. Però dico anche che abbiamo fatto bene ma non abbastanza perché avremmo dovuto vincere e non ci siamo riusciti. Dobbiamo fare di più per far girare anche la fortuna dalla nostra parte".
La chiosa è dedicata ai contestatori tra i tifosi, Garcia ne parla forte anche della fiducia incassata da parte del massimo dirigente. Quel post sui social è un atto di sostegno, un bonus di fiducia conclamata che deve giocarsi bene e sfruttare per rimettere la barca in sicurezza. "Non è giusto prestazione attenzione solo a una minoranza urlante – ha concluso il tecnico – perché c’è una maggioranza dietro la squadra e che supporta i giocatori e l’allenatore del Napoli. Gli uomini veri si vedono nella difficoltà… nelle prossime partite".