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Perché Daniele De Rossi è stato esonerato improvvisamente dalla Roma dopo 4 partite e un rinnovo

Daniele De Rossi esonerato dalla Roma. I motivi che hanno portato i Friedkin a maturare questa decisione dopo sole quattro giornate di campionato.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Daniele De Rossi esonerato clamorosamente dalla Roma dopo sole quattro giornate di campionato. Ufficiale la decisione dei Friedkin che in poche righe hanno comunicato la separazione dal tecnico a cui era stato rinnovato il contratto al termine della passata stagione. De Rossi paga sicuramente l'inizio non positivo della Roma in questa stagione che ha iniziato con tre pareggi e una sconfitta senza ancora riuscire a vincere.

L'allenatore era stato accontentato sul mercato con l'arrivo di diversi calciatori come Soulé, Dobvyk e Kone, solo per citarne alcuni. L'argentino tra le altre cose è rimasto in panchina per tutta la partita contro il Genoa. Una scelta che fa rumore, specie dopo il grosso investimento fatto dalla società per averlo dalla Juventus. Alla base del divorzio ci sarebbe stato anche un scontro verbale per diversità di vedute con la CEO, Lina Souloukou.

La nota ufficiale della Roma

Dalla nota diramata questa mattina dal club non c'è traccia alcuna dei motivi che hanno portato a questa decisione: "L'AS Roma comunica di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra. La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio". Possibile che quanto accaduto post Genoa non sia stato digerito dalla società che non ha voluto perdere ulteriore tempo esonerando il tecnico.

De Rossi insieme ai Friedkin nel giorno del suo insediamento alla Roma.
De Rossi insieme ai Friedkin nel giorno del suo insediamento alla Roma.

Aveva già fatto rumore nella giornata di ieri, dopo il pareggio con il Genoa, il viaggio dei Friedkin in direzione Roma. Una visita di fatto che non era stata annunciata e che aveva già fatto suonare un campanello d'allarme. Si era escluso sin da subito l'esonero di De Rossi che aveva anche firmato un contratto fino a giugno 2027 a cifre importanti lo scorso aprile: 10 milioni complessivi. Poi evidentemente nelle stanze di Trigoria qualcosa non è andato per il verso giusto e i colloqui serrati che si tenuti tra la società e l'allenatore hanno portato a questa decisione.

I motivi maturati dalla società per procedere all'esonero di De Rossi

Incomprensioni interne allo spogliatoio dovute forse anche al caso Cristante e la vicenda Zalewski evidentemente hanno creato un clima pesante all'interno del gruppo che si è poi riversato inevitabilmente anche in campo. Ecco perché forse i Friedkin hanno voluto voltare pagina temendo che De Rossi avesse un po' perso il gruppo. Divergenze ci sarebbero state anche sul modulo, e anche sulla vicenda Paulo Dybala e sul mercato. I rapporti tra De Rossi e il club sarebbero stati tesissimi già da tempo e la crisi di risultati ha solo facilitato il club a prendere questa decisione.

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