Perché Benfica-Arsenal si gioca a Roma allo stadio Olimpico
Anche il mondo del calcio sta subendo gravemente le conseguenze dovute al Covid-19. La Uefa ha infatti ritenuto necessario che la sfida tra Benfica e Arsenal, valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League, venisse spostata e giocata in campo neutro. Il match, in programma ugualmente il prossimo giovedì 18 febbraio alle ore 21:00, non sarà più giocato nel fortino dei padroni di casa, allo stadio "da Luz", bensì all'Olimpico di Roma. L'Italia sarà dunque il Paese che ospiterà questa gara fondamentale tra due squadre favorite per la vittoria finale.
Ovviamente la Uefa è stata costretta a dover optare per questa soluzione visto i numeri elevatissimi dei contagi in Europa e nel mondo. Motivo per cui sono state imposte limitazioni da parte del Portogallo per quanto concerne i voli provenienti dal Regno Unito in virtù della nuova variante di coronavirus che sta facendo registrare numeri di contagio molto alti. Una limitazione che durerà fino al prossimo 16 febbraio anche se non è da escludere che tale divieto possa essere ulteriormente esteso. Ecco perché la Uefa ha voluto anticiparsi cautelandosi con una decisione diversa.
A questo punto è da capire se la Uefa prenderà la medesima decisione anche in vista della gara di ritorno in programma il 25 febbraio alle ore 18:55 all'Emirates Stadium di Londra. Non è del tutto da escludere che anche il match di ritorno possa essere giocato in campo neutro. Questa decisione della Uefa comunque rientra nel protocollo diramato a inizio febbraio che prevede proprio i passi da seguire nel caso in cui ci fossero state restrizioni sui viaggi che avrebbero impedito a un club di ospitare l'altra squadra nel proprio Paese per una sfida della fase a eliminazione diretta di Champions o Europa League. In questo caso, il club di casa aveva la facoltà di proporre una sede alternativa adatta all'interno di in un Paese neutrale.