Per Mourinho Roma-Zorya “è una finale” e su Zaniolo: “Non mi aspetto nulla da lui”
Josè Mourinho vuole la qualificazione in Conference League e può ottenerla passando dalla vittoria di giovedì sera nella partita che vede la Roma contrapposta allo Zorya, dopo il successo dell'andata. I giallorossi scenderanno in campo per il quinto turno di Coppa partendo dalla seconda posizione di una classifica dominata dai norvegesi del Bodo/Glimt e che non permette ulteriori colpi a vuoto. Nella conferenza della vigilia il tecnico portoghese ha dato più di una semplice indicazione su alcuni giocatori che scenderanno in campo, indicando diversi titolari certi tra cui Nicolò Zaniolo.
Dopo quattro giornate nel Gruppo C, Bodo/Glimt, Roma e Zorya si stanno giocando la qualificazione agli ottavi. Le tre squadre sono racchiuse nell'arco di due punti e mentre i giallorossi saranno impegnati all'Olimpico contro gli ucraini, il Bodo capolista ospiterà il CSKA Sofia. Incroci pericolosi in cui potrebbe accadere di tutto e che Mourinho riassume in un assioma elementare: "Il destino è nelle nostre mani. Se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori. Significa che è una finale sia per noi sia per loro, ma noi vogliamo proseguire in Europa. Vogliamo avere il problema di dover affrontare ancora tante partite tra campionato e Conference League".
Una Coppa che ha regalato amarezze impensabili durante il cammino nella prima fase e che si ripropone ora nel suo momento decisivo, dove sarà vietato sbagliare contro lo Zorya, un avversario che il portoghese ha studiato nel dettaglio e contro cui si affiderà allo spirito di squadra: "Conosco l'allenatore e le dinamiche di squadra. C'è rispetto e mi aspetto tanto dai miei giocatori, che inizio a conoscere meglio di prima".
Sui giocatori Mourinho si sofferma e tra questi c'è anche Nicolò Zaniolo al centro di un piccolo caso tecnico-tattico nella Roma del portoghese. L'ex Inter può giocare da trequartista, esterno o in appoggio alla prima punta, vero, ma nell'ultima partita – contro il Genoa – è rimasto in panchina. Contro lo Zorya ci sarà dal 1′, lo dice lo stesso Mourinho: "Giocherà lui, Abraham, Rui Patricio. Non vi fornisco schemi ma vi dico anche il quarto titolare, Veretout. Da Zaniolo cosa mi aspetto? Assolutamente nulla di particolare da lui come singolo giocatore. Mi aspetto invece tutto dalla squadra. A Genova ha esultato come se avesse giocato per 90 minuti, adesso mi aspetto un giocatore di squadra. La stessa cosa che mi aspetto da tutti gli altri".
Zaniolo e Veretout in mezzo al campo, Abraham di punta. Ciò che manca è la difesa su cui Mourinho ha idee altrettanto chiare: "Non siamo costruiti per giocare a tre ma abbiamo giocato così per l'emergenza e tutti si sono adattati. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri, è una dinamica d'emergenza che abbiamo adottato. C'è chi si è adattato meglio e chi meno, ma è una soluzione che abbiamo. L'obiettivo è trovare equilibrio". A iniziare da giovedì sera.