Per Messi svincolato c’è l’offerta della peggior squadra del mondo: “Ma non potrai avere la 10”
Niente maglia numero 10, perché c'è già un calciatore che è un totem e fare diversamente sarebbe un sacrilegio. Deve giurare che Pelé è meglio di Maradona. E, consapevole di arrivare nella peggiore squadra al mondo (ha il record di 3 anni e 11 mesi senza vittorie), deve rinunciare a ogni ambizione. Insomma, deve giocare da ‘pippa'. Sono alcune delle clausole ‘capestro', prendere o lasciare, che l'Ibis Sport Club ha sottoposto a Lionel Messi nell'offerta contrattuale. Una è insindacabile: cambi numero, perché la casacca iconica dei grandi calciatori è già sulle spalle di Mauro Shampoo, bandiera della formazione rossonera.
La Pulce è ufficialmente disoccupata: il 30 giugno è finita, almeno formalmente, la sua storia con il Barcellona. Manchester City e Paris Saint-Germain sono le uniche formazioni che in Europa potrebbero fare una follia per averlo. Tutto può succedere ma sembra difficile che accada. In Catalogna studiano la formula giusta per fare ancora un altro pezzo di strada assieme. Le parti sono al lavoro per scrivere un nuovo capitolo ma serviranno pazienza e, più ancora, incastrare tutti i pezzi del mosaico. Dalla parte economica fino ai dettagli fiscali, contributivi, sui diritti d'immagine e quant'altro rientri nella trattativa con un brand. Perché il ‘dieci' non è solo un calciatore.
In questo momento il campione di Rosario è a spasso e libero di firmare con un altro club. Chi? La società brasiliana fondata nel 1938 che milita nel torneo dello Stato di Pernambuco (una sorta di Serie A2) e qualche anno fa chiamò in causa anche José Mourinho. S'è fatta avanti formulando la più classica proposta che non si può rifiutare. Anzi, ne ha preparata una nuova considerato che già l'anno scorso, quando la questione della permanenza di Messi a Barcellona è tornata in auge, aveva già provato a ‘convincere' l'argentino. Torna alla carica adesso pubblicando anche sui social la bozza del contratto con alcuni ‘paletti': deve stare almeno 15 anni nel club, accettare uno stipendio a prestazione, deve segnare poco e rinunciare a essere un campione (se ‘sgarra', l'accordo decade).