Per Martinez il ko del Belgio con l’Italia è colpa dell’arbitro: “Dove finiremo con il Var?”
Roberto Martinez non ha digerito la sconfitta del suo Belgio contro l'Italia nella finale per il terzo posto della Nations League. Il commissario tecnico belga, non se l'è presa né contro la sfortuna (per i tanti legni), né per le ingenuità difensive, ma ha puntato il dito soprattutto conto l'arbitro per una direzione di gara considerata non all'altezza. Nell'intervista post-partita, il selezionatore ha esternato tutta la sua frustrazione.
Il calcio di rigore concesso per il fallo di Castagne su Chiesa e poi realizzato da Berardi, rivelatosi decisivo per il successo azzurro, non è stato gradito da Roberto Martinez. Nonostante le immagini sembrino dare ragione all'arbitro (con la sua decisione confermata anche dal check del Var), il tecnico del Belgio ha esternato in maniera perentoria tutte le sue perplessità: "Sono deluso dal modo in cui sono stati concessi così facilmente i rigori, ma mi chiedo anche dove sta andando il calcio con il VAR. Dobbiamo fidarci dell'arbitro. L'arbitro non ha visto il rigore contro la Francia, ma il VAR sì. Se guardiamo al rigore di oggi, vediamo che non è un rigore, ma stavolta il VAR non è intervenuto. Questo è estremamente frustrante".
Come se non bastasse poi Martinez ha rincarato la dose, chiedendo arbitri più esperti: "Io sono sempre molto rispettoso nei confronti dell'arbitro, ma in un torneo del genere ci vuole tanta esperienza e servono arbitri che hanno già calcato questi palcoscenici. Due vantaggi non sono stati accordati e c'è stata una prestazione così così, dove il rigore è l'esempio perfetto".
Analizzando poi nel complesso la prestazione dei suoi, Martinez è soddisfatto: "Bisogna anche analizzare gli aspetti positivi della prestazione. Nelle due aree di rigore non siamo stati abbastanza tranquilli, ma globalmente la prestazione è stata positiva. Abbiamo reagito molto bene dopo lo svantaggio, la squadra ha mostrato coraggio e personalità. Bisogna fare meglio nonostante decisioni discutibili".