Per Caressa il possesso palla non esiste, Cassano incontenibile: “Mi vergogno per essere italiano”
L'eco dello scontro tra Fabio Caressa e Marco Bucciantini è arrivato anche nello studio della Bobo TV, diventando oggetto di uno sfogo di Antonio Cassano. Quest'ultimo in verità non ha fatto nomi, per una promessa fatta al padrone di casa dell'appuntamento streaming su Twitch Bobo Vieri, ma il riferimento è sembrato molto chiaro. D'altronde l'argomento, ovvero il "possesso palla" è inequivocabile, con il barese letteralmente scatenato.
L'ultima puntata della trasmissione dunque non è stata incentrata solo sull'elogio del super Napoli di Spalletti, sulle critiche all'Inter e in particolare a Inzaghi e Marotta, e allo sguardo oltremanica con l'attacco al manager del Chelsea Potter. Impossibile non partecipare al classico dibattito sul gioco, all'importanza del mantenere il pallino del gioco e quindi il possesso palla, dopo quanto accaduto nell'appuntamento domenicale di Sky Calcio Club, con la lite Caressa-Bucciantini.
Le parole del conduttore che avevano poi dato il la ad una polemica finita addirittura in una sottolineatura dei ruoli nella trasmissione, hanno fatto molto discutere: "Ma che vuol dire possesso palla? Il possesso palla non vuol dire niente. Marco, statisticamente, il possesso palla è una statistica che non esiste".
Di fronte a Bucciantini che provava poi a spiegare come il possesso sia una prerogativa delle squadre migliori al mondo e leader dei rispettivi campionati, Caressa ha sentenziato: "Quando io passo la palla a lui, di chi è la palla? Mentre il pallone va a lui, di chi è la palla, è mia? No! Quindi, il possesso palla è una cosa che, dal punto di vista statistico non significa niente". E così via.
Antonio Cassano alla Bobo TV ha voluto subito chiarire un concetto, secondo lui lapalissiano: "Non faccio nomi: se noi giochiamo tra di noi e ci passiamo la palla, ce l’abbiamo sempre noi e chi è in mezzo al torello gira a vuoto e significa che la palla è mia. E non rischiamo di andare in mezzo, riferito al calcio".
Ecco poi l'attacco diretto, con parole molto forti: "Quando sento delle persone… perché l’Italia è ridotta veramente male e noi siamo messi male. E qualche incompetente, più di qualche incompetente, continua ancora a parlare di possesso palla, di dominio di gioco, che non sanno, che non hanno mai giocato a calcio, io mi vergogno per essere italiano perché ci sono delle persone che continuano a dire palle. Quando una persona è finita, sei un bollito, è finita. Non puoi arrampicarti su niente, se parli di un qualcosa di concreto ci può stare".
Tornando poi nel merito della questione, Cassano ha tirato in ballo anche uno dei suoi idoli ovvero Pep Guardiola: "Allora, il Manchester City, il Bayern Monaco, il Barcellona, il Napoli che hanno sempre la palla, Guardiola dice ‘Se io ho la palla tu non puoi farmi gol. Io non posso perdere’. Questo vuol dire dominio di gioco, possesso di un qualcosa, ovviamente palla… che qualcuno pensa che è un pezzo di pane oppure la palla ovale, il rugby. No. La palla, possesso di un qualcosa… parlo italiano visto che non ho… la terza media ma cerco di farmi capire".
Come chiudere il discorso? Con un nuovo "tackle" verbale: "A questi incompetenti e a chi sta a fianco a questi incompetenti dico ma non vi vergognate? Non vi vergognate? Che continuate a parlare di nulla, del nulla. Chi vuol capire ha capito, senza far nomi e fare pubblicità a qualcuno o a qualcosa".