Pepe urla al complotto pro-Messi ai Mondiali: “Dopo quello che ho visto date la coppa all’Argentina”
Pepe ha avuto l'occasione più nitida per segnare il gol del pareggio del Portogallo. Mancavano una manciata di minuti alla fine dell'incontro, all'ultimo assalto la palla del possibile 1-1 è arrivata sulla sua testa ma ha fatto solo la barba al palo.
La sconfitta contro il Marocco accompagna un'eliminazione cocente: la squadra che puntava a vincere i Mondiali è andata a sbattere contro un avversario capace di tenerle testa e colpirla con freddezza, cinismo, sfruttando un errore banale commesso dal portiere. "Abbiamo subito una rete che non ci aspettavamo", ha ammesso il difensore del Porto.
Dietro quello sguardo impenetrabile e l'espressione truce c'è un vulcano che ribolle. Ed esplode. Pepe ce l'ha con l'arbitro Facundo Tello. Ce l'ha perché argentino e nelle sue parole non è poi così difficile cogliere la sfumatura di sospetto. Poi si lascia prendere dalla delusione e lo dice con estrema chiarezza: "È inaccettabile che abbiamo mandato proprio un direttore di gara argentino a dirigere la nostra partita. Abbiamo avuto la sensazione di arroganza degli arbitri nei nostri confronti. L'Argentina sarà campione… C'erano cinque arbitri argentini… Cos'altro posso dire. Vediamo cosa succede".
Ruvido come una delle sue entrate, l'ex centrale madrileno entra in tackle e va giù duro. "Dopo quello che ha detto ieri Messi arriva un argentino a fischiare… e dopo quello che visto oggi possono già dare il titolo all'Argentina".
A cosa si riferisce? Anzitutto al calcio di rigore che il Portogallo ha chiesto per un presunto fallo su Bruno Fernandes alla fine del primo tempo. L'episodio è avvenuto al secondo minuto di recupero e fa riferimento a un lieve contatto tra il calciatore lusitano e il difensore del Psg, Hakimi. Il contatto c'è ma viene giudicato dal direttore di gara ininfluente. Il motivo? Secondo la sua interpretazione il trequartista del Manchester United accentua troppo la caduta. Ecco perché Tello fa cenno di proseguire. Pepe taglia corto: "Evidentemente non ha visto bene l'azione".
Tra le righe delle riflessioni del difensore c'è anche il riferimento al calcolo del tempo effettivo e dei minuti di recupero che, a suo dire, dovevano essere di più. "Nella ripresa non si è giocato nulla e si aggiungono solo otto minuti… L'unica squadra che voleva giocare a calcio eravamo noi. Siamo tristi, avevamo la qualità per vincere, purtroppo non ci siamo riusciti".
