Pellegrini voleva tirare il rigore, Mourinho glielo ha vietato: “Non ha bisogno di pressione extra”
Un'altra grande notte per la Roma, che all'Olimpico ha sconfitto 3-0 l'Udinese e si è assestata al terzo posto. Ora i giallorossi hanno 56 punti ed hanno allungato così sulle più dirette inseguitrici: Milan e Inter, che hanno steccato negli anticipi del sabato. La Roma è l'unica delle cinque squadre italiane che hanno giocato le coppe europee a vincere in questo weekend. Soddisfatto per il risultato, Mourinho ha esaltato la sua squadra e ha parlato in particolare di capitan Pellegrini e di Bove, autore del gol che ha sbloccato la partita.
Nell'intervista a DAZN, il tecnico portoghese ha risposto a una domanda sulla partita perfetta della Roma, che è riuscito a vincere nonostante abbia disputato un match faticoso in Europa League: "Abbiamo cambiato diversi giocatori. Lorenzo e Wijnaldum hanno giocato 45 minuti giovedì, altri non hanno giocato. Abbiamo rischiato, però, una risposta ottima della squadra c'è stata, hanno giocato da squadra. Il risultato può far pensare che è stata una partita facile. Solo con il 3-0 ero tranquillo. Nemmeno dopo il 2-0 lo ero e dopo il rigore parato da Rui Patricio. Nel finale si è sentita un po' di stanchezza".
L'ampio turnover ha reso molto italiana la Roma, che contro l'Udinese ha avuto in totale sette calciatori italiani. Mourinho ha spiegato che lui ama avere uno zoccolo duro locale nelle sue squadre: "Mi piace avere un blocco italiano. Questa è la conseguenza della nostra natura, della nostra realtà economica? No, non lo è. Ma è un modo della società di avere un ottimo rapporto con il calcio giovanile. A me piace avere un nucleo italiano. Il calcio ormai è universale. Ci sono tanti stranieri in ogni parte del mondo. Penso comunque che chi è formato in casa, in questo caso casa Roma, ci deve essere. Perché così poi loro spiegano a chi arriva spiegano che significa giocare con questa maglia, spiega a tutti come sono i tifosi".
Poi elogi per il giovane Edoardo Bove, che Mou ha lanciato in Serie A e che ha realizzato il gol dell'1-0, ma che ha anche commesso un errore che poteva avere grosse conseguenze: "Bove è stato fantastico, ma ha fatto un errore importante. Se Rui non para il rigore sarebbe stato molto difficile. Non sono arrabbiato con lui, è la natura della crescita. Sono molto contento di un ragazzo italiano e romanista".
Infine è arrivata la questione rigore. Perché quando l'arbitro lo ha decretato dal dischetto si è presentato Cristante e non Lorenzo Pellegrini, che pareva il tiratore designato, considerata l'assenza per infortunio di Dybala: "Serviva vincere e giocare con fiducia senza pressioni per il rigore sbagliato. Pellegrini ha sempre grande fiducia. Oggi c'è stata la mia decisione di non fargli tirare il rigore. L'ho fatto perché non aveva bisogno di tirare una pressione extra. Gli ho detto: ‘se c'è un rigore sul 2-0 è tuo, se è decisivo: non è tuo'. Non volevo mettergli ulteriore pressione".
E a caldo del rigore calciato da Cristante ne aveva parlato pure Lorenzo Pellegrini, che ha giocato la 100esima partita da capitano e che l'ha bagnata con un gol: "Il mister ha scelto di farlo tirare a Cristante. Fosse stato per me, l’avrei tirato. Il mister mi ha detto che non voleva che avessi nulla per la testa. Al prossimo rigore, che sia io o Paulo a tirarlo, voglio essere pronto".
