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Pellegrini e Mancini hanno chiesto di parlare con la dirigenza della Roma: tutti con De Rossi

Dopo l’esonero a sorpresa di Daniele De Rossi, il capitano e il vicecapitano della Roma hanno chiesto e ottenuto un confronto con la dirigenza per cercare di farla tornare sui propri passi. Pellegrini e Mancini hanno anche voluto sapere perché erano stati interpellati Dybala e Paredes, e non loro, sulla questione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Indietro ovviamente non si torna, Ivan Juric è il nuovo allenatore della Roma almeno fino al 2025, con rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Ma qualcuno ha provato a far cambiare idea alla dirigenza del club giallorosso dopo la comunicazione a sorpresa dell'esonero di Daniele De Rossi mercoledì mattina, un annuncio che aveva lasciato basiti gli stessi calciatori, che lo avevano appreso sui social e nella chat della squadra su WhatsApp. E proprio i senatori della Roma, il capitano Lorenzo Pellegrini e il vicecapitano Gianluca Mancini, con piena delega di tutti gli altri calciatori della rosa, hanno chiesto e ottenuto un confronto con la dirigenza per conoscere i motivi dell'esonero ma soprattutto per chiedere di tornare sui propri passi e riconfermare De Rossi.

Pellegrini e Mancini a colloquio con la dirigenza della Roma per chiedere di tenere De Rossi

Si è trattato di un faccia a faccia "intenso", racconta il Corriere dello Sport: Pellegrini e Mancini hanno detto chiaramente a chi decide in questo momento le sorti della Roma (e non è un mistero che sia stata la CEO Lina Souloukou – cui i Friedkin hanno dato pieni poteri – a fare fuori De Rossi, mentre non ha avuto alcun ruolo in capitolo il DS Florent Ghisolfi) che il gruppo era più che mai compatto intorno al proprio allenatore, sgombrando dunque il campo da qualsiasi dubbio in tal senso o possibile appiglio per motivare una decisione la cui paternità va cercata esclusivamente nella società.

Daniele De Rossi col vicecapitano della Roma Gianluca Mancini
Daniele De Rossi col vicecapitano della Roma Gianluca Mancini

Il pareggio in casa del Genoa, il terzo di questo inizio di campionato oltre alla sconfitta in casa con l'Empoli, è stato l'elemento scatenante per arrivare all'esonero, ma adesso le voci dentro Trigoria raccontano che la Souloukou non era neanche tanto convinta del rinnovo di De Rossi, firmato appena lo scorso giugno con scadenza lunga, fino al 2027. Che qualcosa di non detto covasse nel rapporto tra tecnico e società, lo si era intuito con i vari casi Dybala e Zalewski che avevano contrappuntato l'ultima parte del mercato estivo, con spifferi anche di aspri confronti proprio tra De Rossi e la CEO ellenica.

I due senatori non erano stati interpellati prima dell'esonero, Dybala e Paredes sì

Insomma non c'era nessuna possibilità che la Roma tornasse sui propri passi di fronte alla presa di posizione della squadra a favore dell'ex tecnico, ma Pellegrini e Mancini non si sono limitati a quella richiesta. I due senatori hanno anche voluto sapere perché lunedì scorso – due giorni prima dell'esonero – sia stato chiesto un parere su De Rossi non a loro ma ad altri calciatori giallorossi, tra cui Dybala e Paredes, i quali peraltro hanno ugualmente risposto che la squadra era tutta con Daniele. È stato un momento in cui il confronto si è acceso, a testimonianza che l'atmosfera in questo momento non è delle migliori. A Juric spetterà il compito non facile di far tornare prima di tutto il sereno nel cielo giallorosso.

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