Pelé sepolto nel cimitero più alto del mondo: ci sono una cascata e un museo automobilistico
Il Santos ritira la maglia numero 10. Nessun altro calciatore potrà avere sulle spalle la casacca di Pelé. Lo aveva chiesto la famiglia, la decisione del club in cui è nata la leggenda della Perla Nera è solo l'ennesimo omaggio al campione venuto dal futuro per le giocate e il talento. La sua morte ha scosso il mondo del calcio e un popolo così legato al suo mito che, quando trapelò la notizia della possibile cessione all'Inter, una sommossa dei tifosi ne bloccò l'operazione.
Santos, città dello Stato di San Paolo, si stringerà intorno a o Rey per l'ultima volta: lunedì prossimo, 2 gennaio, si svolgerà la veglia funebre a Vila Belmiro: il feretro sarà sistemato al centro dello stadio poi sarà aperto al pubblico per consentire l'afflusso della folla fino alle 10 del giorno successivo. Il sindaco ha dichiarato sette giorni di lutto, tre quelli di commemorazione nazionale voluti dal governo brasiliano.
Martedì, dopo la cerimonia ci sarà una processione attraverso la città: secondo quanto riportato dai media brasiliani la salma passerà anche davanti alla casa della madre di Pelé, Celeste. La donna, che ha cento anni, non è in condizione di alzarsi dal letto né lucida. Solo successivamente, in un rito al quale parteciperanno solo i parenti più stretti, avverrà la sepoltura nel Memoriale della Necropoli Ecumenica.
Degno di un re. Così viene raccontato quel cimitero verticale più alto al mondo, dotato di quattordicimila volte e quattordici piani. Al suo interno, oltre alle cripte e alle stanze per le funzioni, ci sono anche un crematorio e un mausoleo. Un giardino tropicale, un piccolo bar e una cascata fanno parte della struttura che lo stesso Pelé, quando acquistò una serie di loculi per sé e per i suoi cari, definì come un luogo che "non sembra un cimitero" ma trasmette "pace e tranquillità spirituale".
Quel camposanto è un luogo particolare anche per un altro dettaglio: affaccia sull'Estádio Urbano Caldeira, il tempio del Santos dove Pelé debuttò come professionista, il posto dove ebbe inizio la sua favola di campione leggendario.
All'interno del grattacielo c'è anche un luogo di attrazione turistica… sembra incredibile parlare così di quello stabile dove s'incontrano dolore e raccoglimento eppure la presenza di un museo di auto d'epoca costruito nel 1983 dall'architetto Pepe Altstut ha mescolato sacro e profano, sito di culto e frequentazione a se stante.