Pavoletti vuole vedere il piccolo tifoso in lacrime dopo il suo gol a Verona: l’incontro è virale

Una bella pagina di sport allo stadio Bentegodi è stata scritta al minuto 30 di Verona-Cagliari quando a entrare nel tabellino dei marcatori ci ha pensato Leonardo Pavoletti. Un gol che ha scandito il successo esterno degli isolani poi ribadito nella ripresa per lo 0-2 finale che profuma di salvezza. Quando il bomber di Nicola ha sbloccato la partita le telecamere allo stadio hanno indugiato sugli spalti dove è stato inquadrato un piccolo tifoso del Cagliari, in lacrime per la gioia. Avvertito della scena, nell'intervista post 90′, Pavoletti non ha perso un attimo: "Lo abbraccerò e gli regalerò la maglia". Detto, fatto: per una scena diventata subito virale.

Davanti al gol di Pavoletti, il piccolo tifoso non trattiene le lacrime

Cross di Luvumbo, doppio liscio di Coppola e Ghilardi e Pavoletti che stoppa la palla e poi batte Montipò. Un gol pesantissimo che potrebbe anche significare permanenza in Serie A senza le ansie di fine stagione, ma anche un momento straordinariamente toccante nel momento in cui le telecamere hanno inquadrato gli spalti, dov'erano seduti i tifosi del Cagliari. La maglia del suo Cagliari indosso, le mani sugli occhi e l'emozione difficile da trattenere per il gol che ha permesso alla sua squadra del cuore di passare in vantaggio, il piccolo Diego non ha retto: mani sul volto, scoppiato in lacrime per la gioia, poi stretto al fianco di papà, altro tifoso doc. Immagini che non sono passate inosservate a tal punto che sono state riportate a fine gara proprio a Pavoletti.

La promessa mantenuta di Pavoletti, abbraccio e maglia: "Quando vieni a Cagliari?"

Il capitano del Cagliari ha ascoltato, poi ha fatto un promessa: "Allora lo abbraccerò e appena possibile gli regalerò la maglia" ha detto in diretta TV. Debito mantenuto, perché proprio fuori dal Bentegodi, qualche ora più tardi poco prima che la squadra salisse sul pullman per affrontare il lungo viaggio di rientro, Pavoletti ha incontrato subito il piccolo tifoso: lo ha abbracciato, stretto a sé, sorridente e felice, rendendo unica una giornata divenuta ben presto indimenticabile. Fino alla fatidica domanda: "Quando vieni a Cagliari?" alla quale Diego è rimasto in silenzio, sussurrando un innocentissimo "Boh…"