Pavoletti ancora non ci crede, fa un richiesta particolare in diretta tv: “Mi fate un favore?”
Claudio Ranieri aveva lanciato Leonardo Pavoletti nella mischia per l'ultimo assalto. Mancava pochissimo alla fine del match col Bari, in pieno recupero l'attaccante piazza la zampata decisiva e la mette dentro gelando i sessantamila dello stadio San Nicola. C'è un urlo che squarcia quel silenzio, arriva dallo spicchio occupato dai tifosi del Cagliari che esplodono per la prodezza del bomber che vale la promozione in Serie A. Non l'ha fatta di testa, che è sempre stata la sua specialità, ma di piede e fiondandosi a rete con la voracità di un rapace.
"A Cagliari dico: tenetemi un po' di birra che stiamo arrivando", dice Pavoletti a Sky che ha negli occhi la gioia incredibile per una sensazione bellissima per sé, per la squadra che torna in A dopo un anno, per i sostenitori e per l'allenatore che l'ha calato sul terreno come il jolly. Tutto vero anche se, stordito da quelle emozioni molto forti, l'attaccante ancora non ci crede. Un pizzicotto non basta e così in diretta tv a Sky fa una richiesta particolare: "Mi fate rivedere il gol?".
Basta poco e gli ritorna in mente. È come un flashback che rievoca quegli istanti in cui tutto è cambiato e la storia ha preso un'altra piega. "Il mister è stato determinante, decisivo. Senza di lui non ce l'avremmo fatta", dice Pavoletti. E ha ragione considerato il miracolo sportivo realizzato. Ranieri era diventato allenatore del Cagliari prima di Natale, lo aveva trovato al 14° posto in Serie B e da allora ha perso solo 2 partite su 19, vincendone 9 e chiudendo al 5° posto. Nei playoff ha eliminato il Parma e poi fatto l'impresa a Bari.
"Stasera il destino ha voluto che l'uomo copertina fossi io, me lo dico da solo. Il gol è uno di quelli più importanti della mia carriera, ma è stato Ranieri a riportarci in Serie A". Dal siparietto a caldo su Sky a quello avvenuto mentre parla a DAZN, Pavoletti si gode il meritato successo anche a livello personale. I cattivi pensieri di quella ‘maledetta' gara di Venezia dello scorso anno sono stati definitivamente spazzati via.
"Non ho ancora realizzato quanto sta succedendo, ma credo sia doveroso condividere questa gioia immensa con tutti quei ragazzi che erano a Venezia con me e che hanno deciso di restare per riportare il Cagliari in A da subito". E qualcuno gli versa dell'acqua in testa mentre risponde alle domande. Pavoletti gongola: "Sono sincero… avvertivo la sensazione di poter essere determinante".