Pavard spinge Barella sotto la Curva, va a prendersi onore e rispetto: non ci sono ombre su di lui
Prima lo striscione "Barella orgoglio della Nord". Poi l'ovazione alla fine del match di Champions contro il Salisburgo, che ha rilanciato l'Inter verso gli ottavi di finale grazie alla vittoria per 2-1. Nicolò Barella non era in campo, Inzaghi ha preferito lasciarlo in panchina anche in previsione della prossima sfida di campionato contro la Roma, ma i tifosi nerazzurri gli hanno mostrato sostegno, affetto, dedicandogli quella breve frase che dice tutto e poi osannandolo a fine match.
Onore e rispetto. Glielo dedicano e lui va a prenderlo, spinto anche da Pavard che fa un gesto palese: lo induce a rivolgersi verso quella porzione di stadio che non lo ha dimenticato, che nel momento più difficile per la rabbia provata a causa delle false rivelazioni sulle scommesse gli ha mostrato grande vicinanza emotiva. Non ci sono ombre su di lui. E lo urlano in un San Siro che ribolle di euforia per un risultato che va anche stretto alla luce di quel gol di Lautaro annullato di pochissimo.
"Siete dei pagliacci". Tirato per la giacchetta nel calderone dei calciatori che sarebbero coinvolti nel sottobosco delle giocate illegali, il centrocampista aveva reagito subito e con decisione al chiacchiericcio che s'era sollevato per le rivelazioni (poi rivelatesi del tutto inattendibili) che una delle fonti di Corona (già querelato da Casale della Lazio ed El Shaarawy della Roma) aveva fatto sul suo conto, facendo riferimento anche ad Erik Lamela e a Emmanuel Giasy. Tutto contenuto in un audio nel quale venivano menzionate puntate fatte. Tutto e il contrario di tutto considerato che la stessa gola profonda s'è tirata indietro e ha rimangiato tutto con una motivazione grottesca e assurda.
"Chi ti conosce sa". Era stato il messaggio della sorella di Barella che gli aveva manifestato vicinanza con parole semplici ma cariche di significato per il riferimento alla pulizia morale del calciatore. Lo stesso aveva fatto il presidente del Cagliari, la ex squadra di Barella spazzando via ogni insinuazione su un atleta che aveva conosciuto direttamente e sul quale avrebbe messo la mano sul fuoco.
"Notizie infamanti". È l'espressione usata da Barella e dai suoi avvocati decisi a sporgere denuncia contro chiunque diffonda news fasulle, calunnie sul giocatore. "Tali notizie sono assolutamente false e lesive dell’onorabilità e della reputazione del nostro assistito, perciò diffidiamo dal reiterare la pubblicazione di notizie analoghe, che possano anche solo indirettamente collegare Nicolò Barella con il mondo delle scommesse".