L’Uefa apre un’indagine su Pavard della Francia svenuto in campo per 15 secondi
Nessuno se n'era accorto, credendo che quegli attimi trascorsi faccia a terra da Benjamin Pavard fossero una cosa normale dopo il colpo fortuito ricevuto al viso nel contrasto con Robin Gosens, durante la gara degli Europei con la Germania. Pochi attimi, una quindicina di secondi, durante i quali il calciatore della Francia ha rivelato di aver perso i sensi. "Sono svenuto per il forte shock poi dopo sono stato bene", ha ammesso dopo la gara il difensore che s'era rialzato da solo (dopo essere stato soccorso dallo staff medico) e aveva continuato a giocare senza manifestare problemi fisici.
Le parole del calciatore, soprattutto alla luce di quanto accaduto a Christian Eriksen (che ha rischiato di morire dopo essere entrato in arresto cardiaco per un malore improvviso), non sono passate inosservate. Dalla Francia è l'emittente ‘RMC' a spiegare cosa ha indotto la Federazione ad accendere i riflettori sulla vicenda.
Il sindacato internazionale dei calciatori, FifPro, ha sollecitato la Uefa affinché venga fatta chiarezza sull'episodio e, in particolare, sulla eventuale mancata applicazione del protocollo relativo ai casi di commozione cerebrale. Una procedura obbligatoria che consente anche una sostituzione ulteriore rispetto alle cinque previste dal regolamento attuale.
Pavard per fortuna sta bene e quella botta tremenda non ha avuto conseguenze né lasciato strascichi sulla sua sua salute. Il giocatore sarà a disposizione di Deschamps anche per la seconda partita del girone. Ma dal ritiro della nazionale francese è stato il difensore, Raphael Varane, a dare maggiore rilievo all'episodio e alle frasi del compagno di nazionale chiedendo che di fronte a casi del genere ci sia una "maggiore attenzione".
Negli occhi di tutti, infatti, sono ancora molto nitide le immagini di Eriksen che giace sul terreno di gioco e quegli attimi di paura scanditi dal silenzio dello stadio, dalla disperazione dei compagni di squadra (serrati intorno a lui a mo' di scudo) e dal dramma della moglie precipitatasi in campo. Grazie all'intervento prima di Kjaer (capitano della Danimarca) e poi dello staff medico la vita è salva. Mai abbassare la guardia.