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Paura ai Mondiali femminili, incendio nell’hotel della Nuova Zelanda: raddoppiata la sicurezza

Dopo la sparatoria di alcuni giorni fa che aveva turbato la Danimarca, adesso un incendio divampato nell’albergo della nazionale zeolandese. Due incidenti al momento non correlati ma che hanno spinto ad aumentare le misure di sicurezza ai Mondiali femminili che si stanno svolgendo in Australia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non c'è pace ai Mondiali Femminili che si stanno svolgendo in Nuova Zelanda e nel giro di tre giorni dalla gara d'esordio sono già due gli incidenti che hanno coinvolto da vicino le Nazionali che risiedono ad Auckland. Dopo la sparatoria nei pressi dell'albergo dove risiedeva la Danimarca, adesso è toccato alle padrone di casa neozelandesi vivere una notte da incubo per l'incendio sviluppatosi nell'hotel dove risiedevano.

Giorni difficili e delicati per le forze dell'ordine e il governo australiano che sono stati chiamati a verificare se ci siano delle correlazioni su due eventi che hanno destabilizzato l'inizio dei Mondiali Femminili creando ansia e preoccupazione per l'incolumità di staff e giocatrici presenti per il torneo iridato. L'ultimo incidente, al vaglio delle autorità per comprenderne le reali cause, è avvenuto nella notte tra sabato e domenica quando si è sviluppato un incendio nell'hotel dove risiede la nazionale della Nuova Zelanda, ad Auckland.

Ancora una volta, così come in occasione della sanguinosa sparatoria di qualche giorno fa che ha prodotto tre morti e sei feriti, nessuna reale conseguenza a calciatrici e tesserati: solamente tanta paura per quanto accaduto. A conferma che non c'è stata alcuna grave conseguenza è arrivata anche la dichiarazione ufficiale del team neozelandese, evacuato prontamente dal Pullman Hotel scelto come sede del ritiro mondiale: "Possiamo confermare che la squadra e lo staff sono stati temporaneamente evacuati. Tutto il team e il personale sono al sicuro e sono stati rintracciati".

Un'immagine dell'intervento dei vigili del fuoco al Pullman Hotel dove era alloggiata la nazionale neozelandese
Un'immagine dell'intervento dei vigili del fuoco al Pullman Hotel dove era alloggiata la nazionale neozelandese

La preoccupazione però è salita alle stelle perché due incidenti così ravvicinati nel tempo ha suscitato oltre che clamore anche il sospetto che possano far parte di un piano più ampio. La polizia ha al momento spiegato che non sembrano esserci correlazioni tra la sparatoria e l'incendio ma ha anche comunicato di aver arrestato un 34enne: "Un uomo è stato arrestato a seguito di un incendio sospetto in un locale di Waterloo Quad, Auckland Central la scorsa notte. Il 34enne è stato accusato di furto con scasso e incendio doloso" ha spiegato la polizia australiana "e dovrebbe comparire lunedì presso il tribunale distrettuale di Auckland".

Dalle prime ricostruzioni, grazie alle testimonianze oculari delle stesse giocatrici neozelandesi, l'incendio si è sviluppato in una parte dell'hotel e il fumo ha subito fatto scattare l'allarme: "Abbiamo incontrato del fumo, ma alla fine tutti sono usciti sani e salvi" ha confermato CJ Bott, difensore della nazionale. "Una delle uscite antincendio era un po' invasa dal fumo, ma la maggior parte di noi è scesa dall'altra uscita, più sicura, e siamo andati fuori dall'edificio senza problemi". "Abbiamo avuto un'ottima sicurezza all'interno dell'hotel che ci ha dato ottime istruzioni e tutti abbiamo affrontato la situazione abbastanza bene", ha aggiunto l'attaccante Gabi Rennie. "Penso che il nostro team sia sufficientemente forte e preparato ad affrontare le avversità. Quindi, consideriamolo solo un altro tipo di test".

Le giocatrici hanno poi trascorso alcune ore in un ristorante vicino mentre l'incendio veniva messo sotto controllo e l'allarme è definitivamente rientrato. Tuttavia, la Federcalcio neozelandese, in accordo con la FIFA e le autorità locali, ha rafforzato la sicurezza intorno alla propria nazionale, anche a seguito delle riflessioni rilasciate da Andrew Pragnell, CEO di NZ Football: "La sparatoria e l'incendio di un hotel non sembrano avere al momento alcun nesso causale, ma appaiono come coincidenze misteriose. Tuttavia, con il supporto della FIFA, come misura aggiuntiva, abbiamo anche aumentato la sicurezza".

Da giocare c'è un Mondiale femminile che ha attirato l'attenzione mediatica internazionale, in cui la Nuova Zelanda ha già scritto la storia al debutto, giovedì sera quando un gol di Hannah Wilkinson al 48′ ha permesso alle kiwies di battere la Norvegia per 1-0 e di regalare la loro prima vittoria storica nel torneo iridato. Il tutto poco dopo che era avvenuta una sparatoria. Adesso l'incendio, prima della prossima gara in programma martedì 25 luglio a Wellington contro le Filippine.

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