Paulo Dybala, Gonzalo Higuain, Cristiano Ronaldo: questa Juve può osare il tridente
Entra Gonzalo Higuain e va a piazzarsi accanto a Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala scala nel ruolo di trequartista. La Juventus che sceglie il tridente fa saltare il muro della Lokomotiv Mosca a pallonate e alimenta quella vocina che ronza in testa ai tifosi, ai calciatori e allo stesso allenatore, Maurizio Sarri, diventa insistente: giocare con quei 3 lì davanti non è un azzardo e si può fare, non solo perché la necessità lo richiede. "È possibile che si possa rivedere", ha ammesso il tecnico nelle interviste del post partita rinfrancato anche da un altro dato: una percentuale di possesso palla arrivata addirittura al 77.8%, un record in una partita di Champions League (come rilevato dalla Opta da quando nel 2003/2004 ha iniziato a raccogliere variabili del genere); i 28 tiri tentati nello specchio della porta russa, secondo riscontro di sempre per i bianconeri rispetto ai 33 che risalgono alla sfida contro i danesi del Nordsjælland.
Dybala tra i migliori goleador di sempre della Juve in Champions
Altro numero incoraggiante e che regala un po' di Joya è la tredicesima marcatura siglata in Champions dall'argentino su 38 partite giocate (media di o.34 gol a match). Grazie alla doppietta realizzata in un paio di minuti, quelli decisivi per chiudere la gara, Paulo Dybala s'è piazzato alle spalle dei migliori goleador di sempre della Juventus nel trofeo continentale per club: Alessandro Del Piero (42 gol, 90 partite, o.47 di media), David Trezeguet (25 gol, 49 partite, 0.51 di media), Pippo Inzaghi (17 gol, 26 partite, 0.65 di media). Al quinto posto, poco distante dal connazionale argentino, c'è Gonzalo Higuain (11 gol, 25 partite, 0.44 di media).
Gioco, possesso palla e gol: così la Juve sarriana supporta il tridente
Arrivare al gol attraverso il gioco collettivo, l'articolazione della manovra, il palleggio: la Juventus di Sarri ha cambiato pelle rispetto al passato quando vigeva il pragmatismo dello spunto individuale e una maggiore attenzione agli aspetti tattici più che all'estetica. Si spiega anche così – complice un atteggiamento molto attendista della Lokomotiv, quella percentuale bulgara nel possesso palla. E se credete che a far correre la palla sia stato anzitutto un centrocampista vi sbagliate: nella squadra del tecnico toscano s'è ritagliato uno spazio particolare Cuadrado: con 151 tocchi registrati nella partita contro i russi ha fissato un record e alzato l'asticella laddove finora mai nessuno tra i bianconeri era arrivato in una singola partita a partire dal 2003/2004.