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“Partite truccate in Serie A, non posso crederci”: un tweet di Abraham dal passato, c’entra la Juve

La Roma perde a Torino in casa della Juventus in mezzo a mille polemiche per l’arbitraggio di Daniele Orsato ed i tifosi giallorossi fanno diventare virale un tweet di un giovanissimo Tammy Abraham: era il 2012, l’attaccante inglese aveva 14 anni ed il mondo veniva investito da notizie shock provenienti dall’Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
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È un lunedì amaro per la Roma, sconfitta per 1-0 in casa della Juventus in mezzo a mille polemiche per l'arbitraggio di Daniele Orsato, finito nel mirino dei tifosi giallorossi – ma anche massacrato da moviolisti e quotidiani – per la mancata concessione della regola del vantaggio e successiva rete in occasione del rigore poi fallito da Veretout, ma anche per il gol della vittoria bianconera di Kean, scaturito da un iniziale controllo col braccio di Cuadrado ad inizio azione.

Con questa sconfitta i giallorossi perdono ulteriore terreno dal Napoli capolista, piombando a 9 punti di distacco dagli azzurri che ospiteranno all'Olimpico nel prossimo turno. Nella squadra di Mourinho tra i più delusi a fine partita c'era certamente Tammy Abraham: allo Juve Stadium l'inglese è stato il migliore dei suoi, dimostrandosi sempre più elemento imprescindibile della Lupa. "Questa è dura da accettare. Impariamo e miglioriamo", ha scritto oggi il 24enne attaccante in una storia su Instagram, senza fare alcun accenno alle vicissitudini arbitrali che gli hanno visto negare il gol sul prosieguo dell'azione del rigore, anche se probabilmente gli sarebbe stato annullato mediante l'utilizzo del VAR per un fallo di mano di Mkhitaryan, tornando all'originaria sanzione del penalty.

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Quello che Abraham non dice sulla Juventus, glielo attribuiscono in queste ore i tifosi della Roma: un tweet del giocatore ex Chelsea è infatti diventato virale fin dalla serata di domenica, rilanciato dai sostenitori giallorossi. È un post del 2012, 9 anni fa: il giovane Tammy  doveva ancora compiere 15 anni ed apprendeva con sgomento le notizie che in quel 28 maggio arrivavano dall'Italia. In quelle ore infatti Torino era scosso da un vero e proprio terremoto, in seguito alla perquisizione dell'abitazione di Antonio Conte – allora allenatore della Juventus fresca scudettata – nell'ambito di una indagine penale che lo vedeva indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Il suo nome era saltato fuori nel terzo filone giudiziario del calcioscommesse: l'inchiesta della giustizia ordinaria si concluderà dopo 4 anni con l'assoluzione di Conte "per non aver commesso il fatto", mentre quella sportiva lo sanzionerà – dopo un iniziale patteggiamento ritenuto "non congruo" – con 4 mesi di squalifica dopo l'appello al TNAS.

Ebbene, nel pomeriggio di quel 28 maggio 2012 Conte e Agnelli convocarono i giornalisti per una dichiarazione alla stampa in cui il tecnico leccese ribadiva la propria estraneità alle accuse di combine, mentre il presidente bianconero lo difendeva a spada tratta. L'impatto mediatico di quegli avvenimenti fu enorme in tutto il mondo, inducendo il giovane Abraham a scrivere su Twitter: "Non posso credere alle partite truccate in  Serie A, la Juventus ha dato una brutta reputazione al calcio italiano". Detto che la Juventus all'epoca non c'entrava nulla – le contestazioni si riferivano a due partite del campionato 2010/11 quando Conte sedeva sulla panchina del Siena – evidentemente agli occhi di Abraham la Vecchia Signora evocava una nomea non buona. Tanto è bastato per riportare in auge quel lontano tweet da parte dei tifosi della Roma, con evidente volontà di collegarlo in qualche modo agli avvenimenti discussi andati in scena domenica a Torino.

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