Partite in chiaro Serie A, due incontri per giornata: la Lega ne discute
Dopo le semifinali di Coppa Italia, e la finale Napoli-Juventus in programma mercoledì 17 giugno, ripartirà anche la Serie A con i recuperi della 25a giornata nel week-end del 20 e 21 giugno. Ci sarà la possibilità di assistere alle partite del massimo campionato italiano in tv in chiaro? La Lega ne discuterà nell'assemblea in programma giovedì 18 giugno, in cui all'ordine del giorno c'è la possibilità trasmettere due partite a giornata in chiaro, con la riduzione sugli highlights. Fino ad allora bisognerà mettere tutti d'accordo: dopo l'intesa di massima tra il ministro dello Sport Spadafora con Sky e Dazn, che detengono i diritti della Serie A, la diffida arrivata da Mediaset ha complicato i piani delle parti.
Partite di Serie A in tv in chiaro in Serie A, il piano nell'assemblea di Lega
È stata convocata per giovedì 18 giugno l'assemblea della Lega di Serie A. Nei punti all'ordine del giorno, oltre all'estensione dei tesseramenti oltre il 30 giugno 2020, un altro argomento "caldo" è quello relativo alla trasmissione delle partite del massimo campionato italiano in tv in chiaro, alla luce della chiusura degli stadi ai tifosi. Qual è il piano della Lega? Si pensa alla possibilità di ridurre l'embargo degli highlights (che potrebbero dunque essere trasmessi anche da altre emittenti oltre a quelle che detengono i diritti tv), e soprattutto alla trasmissione di due partite a giornata in chiaro in tv, senza la possibilità di ricorrere ad abbonamenti a pay-per-view.
Perché non è stato raggiunto l'accordo sulle partite in tv in chiaro
Da qui a giovedì bisognerà risolvere tutte le problematiche che finora hanno impedito il raggiungimento di un accordo sulla Serie A in tv in chiaro. Il ministro dello Sport Spadafora aveva raggiunto un principio d'intesa con Sky e DAZN, ovvero le emittenti che detengono i diritti televisivi del campionato. A complicare il tutto è arrivata però la lettera di diffida di Mediaset, incentrata sui dubbi giuridici dell'operazione che avrebbe richiesto o una modifica della Legge Melandri, o ad un nuovo bando per i diritti in chiaro (due ipotesi difficilmente percorribili, alla luce delle tempistiche). Con la volontà di estendere a tutti la possibilità di mandare in tv le partite senza abbonamenti.
La soluzione potrebbe essere quella rappresentata dalla rimozione dell'embargo sugli highlights, oppure dalla possibilità di mandare le partite in tv in chiaro senza pubblicità. Saranno giorni di contatti caldissimi, come preannunciato dal ministro dello Sport Spadafora ai microfoni di fanpage.it: "In realtà non abbiamo ancora chiuso un accordo, ma abbiamo raccolto diverse disponibilità. Continuano i contatti con Mediaset e con le altre realtà televisive. Io sono fiducioso che nei prossimi giorni riusciremo a mettere tutti d'accordo, e a rispettare quelli che sono i diritti sacrosanti acquisiti dagli abbonati dei broadcaster che hanno vinto la gara sui diritti televisivi, ma anche di offrire agli italiani delle immagini importanti in un momento così difficile".