Parte dalla sua metà campo, supera tutti e scarta il portiere: a porta vuota manca il gol della vita
Il confine tra la gloria eterna e l'oblio può essere davvero sottile e racchiudersi in un battito di ciglia. Eduardo Diniz poteva scrivere il suo nome tra i candidati al FIFA Puskas Award, il riconoscimento che ogni anno premia il gol più bello a livello mondiale, e invece quando aveva fatto la parte più difficile e mancava solo la benedizione ad un passo dalla porta vuota, è rimasto quello che è ed è sempre stato: un onesto terzino sinistro brasiliano che in carriera ha cambiato una quindicina di squadre ed a 33 anni vede vicino il chiodo cui appendere gli scarpini.
Si giocava in Brasile la finale di ritorno del Campionato Paulista di Serie A2 tra Portuguesa a Sao Bento e quando era già passato il 90′ il risultato era ormai al sicuro per i padroni di casa, vittoriosi per 2-0 dopo l'1-1 dell'andata. Con gli ospiti tutti proiettati nell'area di rigore del Portuguesa, Diniz ha rubato la sfera ad un avversario sulla propria trequarti di campo ed ha avuto un pensiero stupendo: riscattare in pochi secondi il suo passato di mestierante del pallone.
Allora mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento: il pallone sembrava stregato, accanto al piede rimaneva incollato. Ne saltò uno, ne saltò un altro, inarrestabile verso il gol della vita, scartò anche il portiere: il sogno era lì, lo poteva toccare. Entrò nell'area, tirò senza guardare. Pallone in curva a porta vuota, il pubblico dell'Estadio do Canindé non ci crede, il telecronista non ci crede, Diniz crolla a terra perché ha capito. Ha capito che resterà per sempre un terzino dall'onesta carriera, ha capito che nessuno lo ricorderà mai quando i riflettori si saranno spenti.
Un compagno lo solleva, anche lui ha capito un'altra cosa: al suo amico Eduardo non mancano coraggio, altruismo e fantasia, e pazienza se da pochi passi non riesce a centrare una porta vuota. Quel che resta del giorno sono spiccioli di carriera ma anche un titolo in bacheca: il Paulista A2 non sarà la Copa Libertadores, ma per giocatori tristi che non hanno vinto mai è una bella botta di vita…