Parma-Fiorentina 0-0, Sepe salva il pareggio su tiro di Biraghi
Zero gol, zero emozioni, risultato a occhiali. Parma-Fiorentina finisce senza reti e con un punto a testa che ha il sapore di un brodino insipido. Ma questo passa il convento per adesso. Alla Viola non basta avere in attacco nemmeno un calciatore del calibro di Ribery: il francese lotta, ci mette esperienza e molto mestiere (prenderà anche un giallo per simulazione per una caduta sospetta in area) ma la pochezza della prestazione della squadra è tale da vanificare ogni sforzo prodotto con le migliori intenzioni. Eppure è proprio la formazione di Iachini (ci sarà ancora lui alla ripresa dopo la sosta?) a cercare con maggiore determinazione la via della rete.
Complice un atteggiamento attendista dei padroni di casa (proprio così, gli emiliani si barricano in difesa confidando nel contropiede di Gervinho), il pallino del gioco è in mano ai toscani. Lo conferma la percentuale di possesso palla appannaggio degli ospiti (nella fase cruciale del secondo tempo arriva addirittura al 69%), la conta dei tiri effettuati (5 solo per i gialloblù, nessuno nello specchio; 6 per i gigliati di cui 4 verso Sepe) e delle grandi occasioni mancate (2).
Là davanti a Inglese tocca arrangiarsi come può, Liverani gli chiede un grande sacrificio nel ruolo di lotta (per le poche volte che s'affaccia in area viola) e di governo (quando è chiamato a compattarsi nei ranghi). Dirimpetto, c'è Biraghi (più di Kouamé, sostituito nella ripresa da Cutrone) che si rende pericoloso in un paio di occasioni tra un tempo (botta dalla distanza su punizione, il portiere respinge) e l'altro.
Nulla di trascendentale ma almeno premia la buona volontà: è sua, infatti, una delle opportunità più interessanti per sbloccare il match. Pulgar vince un rimpallo al limite dell'area e rifinisce di esterno un assist preciso, la conclusione col mancino è sul primo palo ma Sepe c'è e devia in angolo. Si ripeterà poco dopo anche su Castrovilli. Il Parma? Si fa vedere con un'incursione di Kurtic e un calcio franco di Bruno Alves. Poca roba, tutti a casa.