“Paratici sta aiutando la Juve”: Kulusevski e Bentancur per 60 milioni, agli inglesi non quadra
Si aspettavano Luis Diaz (andato al Liverpool) e Adama Traoré (tornato al Barcellona a distanza di anni), si ritrovano con Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur pagati a cifre che lasciano perplessi. Ingaggi ritenuti di seconda fila considerato il loro impiego nella Juventus. A Londra le ultime manovre di mercato di Fabio Paratici hanno fatto storcere un po' il muso ai tifosi del Tottenham. E non solo. Folklore dei sostenitori inglesi a parte, che s'incrocia con il fuoco di fila anti-bianconero in Italia, c'è un concetto che nasce come un sussurro e diventa dirompente per l'attenzione dei media: a gennaio fai quel che puoi, la speranza è che la strategia per la prossima sessione estiva sia qualcosa di diverso e anche più importante che prendere i calciatori in esubero dalla sua vecchia società.
Non è ancora una critica diretta ma un'analisi molto realistica della situazione contingente e della necessità di non lasciarsi sfuggire l'occasione offerta da questa finestra per consolidare la rosa. Kulusevski e Bentancur sono definiti due buoni giocatori, che hanno colpi e potenzialità non trascurabili. Due diamanti grezzi consegnati al tecnico, Antonio Conte, perché li trasformi in gemme preziose, utili alla causa, funzionali al suo gioco, abbastanza da moltiplicarne il valore in maniera esponenziale. Il campo dirà se si è trattata di una scelta oculata oppure una sorta di mossa della disperazione. In buona sostanza, il giudizio almeno per adesso viene sospeso nell'attesa che a parlare siano il lavoro dell'allenatore e i risultati, mettendo da parte ogni altra considerazione maliziosa.
Il malumore strisciante si accompagna a un sospetto ingeneroso, a una sorta di equazione troppo facile, facile per effetto della quale nel momento di difficoltà, in cui è sembrato sotto pressione, l'utilità reciproca delle transazioni con la Juventus lo abbia in qualche modo aiutato a spezzare la cappa che si era creata intorno: Paratici porta a casa due pedine interessanti; la Juve grazie a queste ultime operazioni ha in buona parte ripagato lo sforzo fatto per prendere Dusan Vlahovic dalla Fiorentina. "I più cinici – scrive su football.london Alasdair Gold, giornalista tra i più accreditati al seguito del Tottenham – potrebbero suggerire che con un intero mese a disposizione più la pianificazione preliminare, Paratici è dovuto tornare al suo vecchio club negli ultimi giorni di mercato, aiutandolo con i giocatori che aveva ingaggiato per la Juve e che la Juve non vuole più".
Due "riserve" che passano al Tottenham a cifre ritenute alte rispetto a quando lo stesso Paratici tirò i fili delle trattative a Torino: l'ex atalantino, che in due anni non è riuscito a impressionare né a esplodere secondo le attese, è stato ingaggiato versando più o meno la stessa somma (40 milioni) di quando venne prelevato dalla "dea". I 38 minuti giocati in media finora da Kulusveski fanno riflettere. Quanto all'uruguagio, i 25 milioni – al netto della percentuale da corrispondere al Boca Juniors – rappresentano un ottimo affare per un calciatore che in campo è andato per un'ora al massimo in una ventina di presenze.
Kulusevski e Bentancur dopo Romero, il difensore che era transitato a Torino sull'asse con l'Atalanta e poi è passato al Tottenham. E se al novero si aggiunge anche l'interesse per McKennie (ne parla football.london) allora il numero degli indizi a corredo della predilezione per calciatori già trattati ai tempi della sua esperienza torinese è un dato che solleva domande. Per le risposte ci penserà il rettangolo verde. Le uniche insindacabili, tangibili.