Paratici, nessuna sanzione dopo Udinese-Juve: l’arbitro non ha segnalato nulla
C'era grande attesa per conoscere il comunicato del Giudice Sportivo relativo alla 34sima giornata di Serie A, non tanto per i giocatori a rischio squalifica quanto per scoprire eventuali sanzioni per Fabio Paratici dopo le vivaci proteste contro l'arbitro Chiffi al termine del primo tempo di Udinese-Juventus. Ebbene, nella nota ufficiale di Gerardo Mastrandrea non c'è alcun cenno o riferimento a Paratici, che dunque non è stato oggetto di alcun provvedimento disciplinare.
Il Direttore Sportivo bianconero si trovava in tribuna alla Dacia Arena ed al duplice fischio dell'arbitro si era fiondato giù all'imbocco del tunnel verso gli spogliatoi, protestando platealmente con ampi gesti per aver decretato a suo dire la fine della prima frazione con significativo anticipo sull'effettivo cronometraggio. In realtà la discrepanza tra il cronometro sul tabellone dello stadio e quello sul polso dell'arbitro non ha alcuna rilevanza, visto che fa fede solo quest'ultimo, che il direttore di gara fa partire al fischio d'inizio della gara.
Qualsiasi fosse il motivo alla base delle proteste di Paratici, a termini di regolamento il DS della Juve non poteva trovarsi sul terreno di gioco, non essendo inserito nella distinta dell'arbitro tra i tesserati abilitati a farlo. Una condizione di torto a prescindere, che lasciava presagire una sanzione non lieve, anche perché Paratici è recidivo, essendo stato multato ed inibito in questa stagione per comportamenti simili. Ed invece Mastrandrea non ha adottato nessun provvedimento, il che non significa automaticamente che il dirigente juventino non pagherà conseguenze per la sua condotta.
Potrebbe infatti intervenire la Procura Federale, aprendo un fascicolo sulla vicenda. Del resto, il Giudice non aveva molta scelta se negli atti a lui pervenuti, in primis il referto dell'arbitro, non c'era alcuna traccia di quanto accaduto. Una fattispecie spiegata dal Direttore dell'area tecnica dell'Udinese Pierpaolo Marino alla TV ufficiale del club: "Con le norme anti-Covid i cancelli che danno sulle tribune sono aperti perché molto spesso in tribuna si accomodano le delegazioni delle squadre. Il regolamento non permette a chi non è in elenco di sostare attorno alla panchina o al rettangolo di gioco. Anche il potere di Chiffi su coloro che non appaiono sulla distinta è limitato, perché in questo caso è la Procura Federale che deve intervenire. Il direttore di gara può espellere o punire solo le persone che si trovano in panchina".
Insomma, Paratici potrebbe ancora essere oggetto di inchiesta federale, con tutte le conseguenze del caso. Intanto le polemiche non si fermano e Marino è ancora allibito: "Questi momenti ricordano le invasioni degli emiri ai Mondiali e sono fantasmi del passato che non devono essere ripresi".