Paratici e Nedved contro l’arbitro in Napoli-Juve: “Vergognati”, “Basta ca**o”
Fabio Paratici e Pavel Nedved sono seduti in tribuna al ‘Maradona' e seguono con grande partecipazione emotiva la partita. Sono accomodati in una zona del settore loro riservata, seguiti da personale della security. È da quello spicchio di impianto che assistono al match tra il Napoli e la Juventus, commentando senza troppi peli sulla lingua cosa accade a pochi metri di distanza da loro. Si agitano, urlano, imprecano: nulla di particolarmente clamoroso… questione di pathos differente e tormentato (anche) dalla posta in palio. L'incontro è concitato, gli episodi di cronaca non mancano ma si tratta in prevalenza di casi da moviola considerato che in campo le azioni da gol si contano col contagocce.
Ce n'è uno in particolare, però, che fa spazientire i due dirigenti bianconeri. Con ogni probabilità, il riferimento è alla presunta trattenuta di Di Lorenzo su Chiesa (dalle immagini si nota come abbia poggiato la mano sulla spalla dell'esterno) che l'arbitro Doveri non ritiene di dover sanzionare estraendo il cartellino. Lo ritiene un contatto non decisivo rispetto alla caduta del calciatore bianconero ma dalla tribuna la pensano diversamente. "Vergognati arbitro… Calvarese (quarto uomo rispetto all'arbitro Doveri!)", è l'espressione urlata da Paratici, che si alza di scatto per protestare (sia pure da lontano). Si siede poco dopo, in maniera nervosa, imprecando e gesticolando in maniera evidente. "Basta… cazzo!", afferma Nedved, anche lui visibilmente contrariato.
Il nervosismo dei dirigenti della Juventus si spiega anche con quanto accaduto nel primo tempo. Il calcio di rigore concesso al Napoli (per fallo di Chiellini su Rrahmani) è stato a lungo contestato dai bianconeri. Durante le interviste, sarà lo stesso Pirlo a lamentarsi palesemente nei confronti della direzione di gara. "Se fosse capitato a noi non avrebbe fischiato il rigore. Sai le polemiche, i casini…".