Paquetá si becca un’ammonizione per un motivo assurdo, Neymar lo difende: “Così è finita”
Terzo minuto di recupero di Lione-Troyes, i padroni di casa vincono 3-1, si attende solo il fischio finale dell'arbitro Stephanie Frappart. Ed invece arriva un altro fischio da parte della 37enne, prima donna nella storia ad arbitrare una partita di Champions League (Juventus-Dinamo Kiev, lo scorso novembre). Accade che col match sostanzialmente finito, nei pressi della bandierina del calcio d'angolo della metà campo del Troyes, Lucas Paquetá provi a superare un avversario con una ‘bicicletta', ovvero facendo passare il pallone sopra la testa altrui con un colpo di tacco.
Il dribbling non riesce e la palla viene respinta in fallo laterale, ma il giocatore del Troyes la prende male, ritenendo il gesto un'inutile presa in giro. A quel punto la Frappart richiama il brasiliano intimandogli di avvicinarsi, ma l'ex milanista la ignora e resta ben distante: allora l'arbitro perde la pazienza e va con passo deciso verso Paquetá, sventolandogli il cartellino giallo in faccia. Un'ammonizione che dunque sembra essere motivata da un gesto derisorio non funzionale al gioco, visto che a pochi istanti dalla fine della partita – sul punteggio di 3-1 per il Lione – non poteva avere alcuna utilità.
La vicenda, oltre a lasciare incredulo Paquetá, ha provocato anche la reazione di Neymar, uno non nuovo a questi giochetti spesso al confine dell'irrisione. Il brasiliano del PSG ha postato una storia su Instagram lamentando che di questo passo sarà la fine del suo amato ‘Joga Bonito', ovvero un calcio dove regnano fantasia ed allegria: "Molto triste per questo episodio, prendere un giallo per colpa di un dribbling… La ‘bicicletta' è un gesto tecnico, indipendentemente dal minuto in cui avviene. L'anno scorso è successo a me! Quest'anno a Paquetá. Sinceramente non ne capisco il motivo!!! Il famoso ‘Joga Bonito' sta finendo…".