video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

“Papà tornate a casa”: l’allenatore scopre ‘la serietà della vita’ e lascia la Russia dopo 48 giorni

Daniel Farke 48 giorni dopo il suo arrivo in Russia per una nuova avventura nel massimo campionato, è stato costretto a partire a causa della guerra.
A cura di Marco Beltrami
125 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il suo 2022 era iniziato nel migliore dei modi, con una nuova avventura professionale all'estero. L'allenatore tedesco Daniel Farke dopo l'esonero dal Norwich dello scorso novembre, aveva già trovato un'altra società pronta a puntare su di lui. Prima esperienza in Russia per il manager che il 13 gennaio aveva preso ufficialmente le redini del Krasnodar con grande entusiasmo.

L'obiettivo della dirigenza della società che milita nel massimo campionato di calcio russo, era quello di aprire un ciclo di successi in patria e anche all'estero attraverso un progetto ambizioso. E Farke per questo sembrava in totale sintonia con i neroverdi. Purtroppo però a complicare i suoi piani e vanificare i programmi è arrivata la guerra tra Russia e Ucraina. La situazione anche per l'allenatore è diventata molto difficile, spingendolo inevitabilmente ad un passo indietro. Il Krasnodar oggi in una nota ufficiale ha annunciato le dimissioni del mister tedesco.

Dopo soli 48 giorni dunque e senza nemmeno una partita in panchina, si chiude così la sfortunata parentesi russa dell'ex Norwich. Questa la nota della società: "Il 2 marzo il top management dell'FC Krasnodar e Daniel Farke hanno raggiunto un accordo sulla risoluzione del contratto di comune accordo tra le parti. Gli assistenti allenatori di Farke, Edmund Riemer, Chris Domogalla e Christopher John, lasciano il Club con l'allenatore. Il Football Club Krasnodar ringrazia lo staff tecnico per il lavoro svolto e augura loro buona fortuna per la loro ulteriore carriera. Aleksei Antonyuk diventerà il manager temporaneo della squadra".

Farke dal canto suo ha raccontato in un'intervista a Kicker la sua decisione, spiegando la difficoltà di reggere la pressione legata all'affetto e alla preoccupazione dei suoi cari in merito alla delicata situazione internazionale: "Quando abbiamo iniziato il nostro nuovo lavoro al Krasnodar all'inizio di gennaio, l'obiettivo comune con i responsabili del club era chiaramente formulato. Non volevamo solo titoli nazionali con questo fantastico club nei prossimi ma anche a livello internazionale. Meno di due mesi dopo, senza purtroppo aver giocato una sola partita di campionato, abbiamo ora chiesto ai due consiglieri Vladimir Khashig e Aram Fundukyan di rescindere i nostri contratti con il cuore pesante".

Fondamentale nella sua scelta le richieste della sua famiglia, che gli hanno chiesto a più riprese di lasciare la Russia: "L'attuale sviluppo politico e la relativa richiesta da parte di figli, mogli, famiglie e amici di tornare a casa e la perdita di tutte le prospettive sportive hanno ora portato a questa decisione ben ponderata. È stato molto difficile per noi, perché siamo stati accolti molto calorosamente dal primo giorno. Abbiamo formato in pochissimo tempo una grande comunità con diverse nazionalità, che voleva perseguire insieme obiettivi sportivi. Con gioia e divertimento. Purtroppo, il Il lato serio della vita ora ci ha raggiunto".

125 CONDIVISIONI
4427 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views