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Paola Ferrari shock: “Anch’io sono stata molestata, quando stai fuori da una finale di Champions…”

Paola Ferrari, veterana delle giornaliste sportive italiane, racconta le orribili attenzioni che ha dovuto subire anche lei mentre svolgeva il suo lavoro: “Sono dei vigliacchi”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il ‘caso Beccaglia' ha riempito le prime pagine dei giornali da quando sabato scorso la 27enne giornalista fiorentina è stata molestata all'esterno dello stadio Castellani di Empoli, mentre era impegnata nel raccogliere interviste a caldo dopo il fischio finale del derby contro la Fiorentina. Il coro di indignazione seguito alla pacca sul sedere ricevuta dall'inviata di Toscana TV si è trasformato rapidamente in tempesta mediatica nei confronti del molestatore della donna, colpito da Daspo di 3 anni, indagato per violenza sessuale ed insultato e minacciato sui social.

Sulla vicenda ha detto la sua anche Paola Ferrari, una delle veterane del giornalismo sportivo italiano, con un post su Instagram che ha duramente stigmatizzato quanto accaduto a Greta Beccaglia: "Succede da sempre e finalmente qualcuno si indigna. Quante volte abbiamo dovuto tacere per non perdere il nostro lavoro! Ipocrisia e misoginia sono presenti anche oggi. Striscianti, vigliacchi e umilianti. Proprio dove non te lo aspetti".

La 61enne giornalista milanese è poi intervenuta pure ai microfoni di ‘Un giorno da pecora' su Rai Radio 1, rivelando che anche lei ha dovuto subire le orribili attenzioni dei bruti mentre svolgeva il proprio lavoro: "Voi mi vedete adesso da tanto nei programmi, tipo Domenica Sportiva, ma io i primi 15-20 anni li ho fatti nei campi. Ho lavorato anche con Giorgio Micheletti, che è il protagonista un po' in negativo della vicenda. Io stavo fuori dagli stadi, poi anche per la Rai l'ho fatto per tanti anni".

Paola Ferrari chiude gli occhi e rivede quei volti assatanati intorno a lei: "Da una parte sono molto contenta che ci sia questo clamore così qualcuno ci penserà un'altra volta a comportarsi in questo modo vigliacco, dall'altra parte sono stupita perché queste cose sono sempre successe. Anche a me? Assolutamente, certo che mi è successo. Perché quando stai fuori da una finale di Champions League, ti capitano queste cose. Ti dicono di tutto, che ti mettano le mani addosso è molto più grave. Purtroppo nella calca capita, è capitato spesso".

"Quando vedono una telecamera questi personaggi da branco si esaltano, sono dei vigliacchi, verso una donna è ancora più facile – dice la giornalista, che poi spiega come avrebbe reagito al posto di Greta Beccaglia – Io gli avrei dato una bella borsettata, bella forte, sono una fumantina, mi conoscete. Ma devo dire che oggi è pericoloso farlo, trovi anche i violenti che ti mettono le mani addosso, che poi magari reagiscono. Quando sei da sola, hai anche paura".

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