Palladino spiega il calcio e la vita a Colpani dopo Udinese-Monza: “È giusto che lo picchiano”
Più sali di livello, nello sport come nella vita, più devi saperti difendere e adeguare i tuoi comportamenti a quelli degli altri. Fioretto, spada, sciabola: bisogna saper usare tutto, fino ad arrivare alla clava se necessario. Questo il senso della lezione di calcio e vita data da Raffaele Palladino ad Andrea Colpani nella conferenza post partita di Udinese-Monza, un pareggio per 0-0 che lascia i brianzoli tranquillamente nel ventre della classifica, in 11sima posizione con 29 punti.
Colpani è stato costretto ad abbandonare il campo per infortunio dopo una decina di minuti nel secondo tempo e la domanda sulle sue condizioni ha dato lo spunto al tecnico del Monza per spiegare un paio di cose al miglior giocatore della squadra biancorossa in questo campionato con i suoi 7 gol in 23 presenze, pur non essendo un attaccante puro: "Colpani lo hanno picchiato pesantemente, aveva dei segni su caviglia e ginocchio. Ma è ovvio che sia così. Gli fanno bene questi calci, perché lo studiano adesso".
"È il giocatore nostro che ha fatto più gol, è giusto che lo picchiano – tra virgolette, prendete il senso buono della cosa – perché gli permette anche a lui di capire quando giocare di fino e quando metterci dentro quel qualcosa in più che lo fa crescere ancora di più. Questa era una partita in cui era da entrare duro e su di lui ovviamente ci hanno provato. Però sono contento della sua prestazione, ha fatto anche una grande fase difensiva, in ripartenza è stato bravo, quindi sono soddisfatto della sua prova", ha detto Palladino, usando bastone e carota col 24enne bresciano.
Contro l'Udinese è stata una partita di sofferenza per il Monza, in grande difficoltà soprattutto nel primo tempo. Palladino si tiene ben stretto il punto portato a casa: "Potevamo fare meglio sotto l'aspetto tecnico, ma questo punto per noi è fondamentale. Il nostro focus è sempre questo, portare a casa la salvezza il prima possibile".