Palladino racconta l’aneddoto su Montero ai tempi della Juve: “Ci portava fuori a fare aperitivi”
Raffaele Palladino ha ricordato con profondo rispetto e ammirazione il periodo trascorso con Paolo Montero alla Juventus. L'allenatore del Monza e il tecnico ad interim dei bianconeri erano stati infatti compagni di squadra in bianconero diversi anni fa. Il tecnico dei brianzoli era uno dei gioielli del settore giovanile della Vecchia Signora mentre Montero uno dei pilastri della formazione allenata allora da Marcello Lippi. E Palladino ricorda proprio quegli anni evidenziando come Montero anche dal punto di vista umano fosse una persona buonissima.
Palladino ha raccontato tutto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Juventus. Una sfida che per lui potrebbe essere l'ultima sulla panchina del Monza visto che probabilmente lascerà i brianzoli con i quali ha esordito proprio contro i bianconeri. “È una delle persone più buone che abbia mai conosciuto nel mondo del calcio – ha spiegato – Sembra un paradosso perché uno lo vede rude, tosto, espulsioni, e invece è stato uno dei migliori a livello umano e io lo racconto sempre".
Il ricordo di Palladino con Montero alla Juventus
Palladino spiega come Montero sia stato uno degli esempi da seguire in quella Juve, sicuramente diversa da quella attuale, ma che conserva sempre determinanti principi di rigore e disciplina che sono parte integrante del dna bianconero. "Noi che eravamo al settore giovanile ci andavamo ad allenare in prima squadra con Lippi e lui era un pilastro insieme ai vari Ferrara, Thuram e altri giocatori di un certo livello – ha raccontato – Ogni volta che noi andavamo in prima squadra lui con noi era fantastico, ci difensiva, ci aiutava, ci dava dei consigli".
Una sorta di maestro per coloro i quali, come Palladino, sognavano un giorno di vestire quella gloriosa casacca bianconera. E Palladino in realtà in prima squadra si è affacciato parecchie volte. L'attuale allenatore del Monza ricorda con enorme piacere i gesti di Montero nei confronti dei più giovani. "A volte ci portava anche fuori a fare degli apertitivi – ha concluso Palladino facendo intendere come anche quelle occasioni fossero un momento di crescita per loro -. Ho un ricordo suo davvero fantastico, di una persona eccezionale. Domani ci affronteremo e sono felice di abbracciarlo".