Pagelle Roma-Lazio 1-1: Pau Lopez e Strakosha, portieri da incubo
Dzeko e Under non bastano alla Roma per battere la Lazio. All'Olimpico finisce 1-1 con i biancocelesti deludenti, capaci di trovare un gol solo grazie ad un errore di Pau Lopez, uno dei pochi peggiori fra i giallorossi questa sera. Fra i migliori in campo anche la coppia centrale della squadra di Fonseca: Veretout e Cristante. Male invece Luis Alberto e Milinkovic che sono apparsi spenti e poco propostitivi. Da dimenticare la prova di Lulic che non è mai riuscito a fermare Under sulla sua zona di competenza. Da urlo la prestazione di Spinazzola. Ecco i voti del derby della Capitale.
I voti del derby della Capitale
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez 4,5; Santon 6,5, Mancini 6, Smalling 6,5, Spinazzola 6,5; Veretout 6 (89′ Pastore sv),
Cristante 6,5; Under 7, Pellegrini 6,5, Kluivert 6 (80′ Perotti 6); Dzeko 7. All. Fonseca 6,5.
LAZIO (3-5-2): Strakosha 5; Luiz Felipe 6 (46’ Patric 5,5), Acerbi 7, Radu 5,5; Lazzari 5,5, Milinkovic-Savic 6, Lucas Leiva 5,5, Luis Alberto 5,5 (70′ Parolo 6), Lulic 5,5; Correa 5,5 (75′ Caicedo 6,5), Immobile 5. All. Inzaghi 6.
Dzeko torna a far gol alla Lazio e vince lo scontro con Immobile
Sono 9 gol in totale in campionato, così come sono stati 9 i derby in cui Edin Dzeko è rimasto a secco prima della rete di questa sera. La sua terza nella stracittadina romana. Un gol arrivato grazie ad un’intuizione magistrale di Cristante che ha scovato il numero #9 della Roma lanciando sulla sua testa una palla perfetta che si è insaccata in rete. Un gol propiziato però anche dall’uscita errata di Strakosha che ha agevolato la punta giallorossa. Ma nonostante questo Dzeko ha letto la gara in un modo impeccabile. Bravo a leggere i movimenti dei suoi compagni e a dettare il passaggio, esemplare nel corpo a corpo con i difensori della Lazio. A differenza di Immobile che invece per tutto il primo tempo è stato quasi un fantasma prima di riprendersi leggermente nella ripresa. La sua vena realizzativa, i suoi movimenti, sono quasi sempre stati preda di un tandem difensivo, Mancini-Smalling, che non gli ha lasciato un centimetro.
Pau Lopez è un disastro, Acerbi fa da goleador e guerriero
Una Roma quasi perfetta dunque nel primo tempo, se non fosse per gol gol che praticamente si è fatta da sola a causa di un intervento maldestro di Pau Lopez. Il portiere spagnolo ha infatti rovinato l’ottima reputazione e l’egregia stagione che sta giocando in Italia con una papera colossale che ha consentito ad Acerbi di ribadire in rete la palla pazza rimasta lì a danzare nell’area piccola. Forse uno dei pochi voti negativi di questa Roma in una notte quasi perfetta. Da sottolineare però, che oltre al gol, Acerbi è stato il solito muro difensivo. Bravo a chiudere sul nascere diverse sortite offensive di Dzeko e anche le linee di passaggio create dai vari Cristante e Pellegrini al limite dell’area biancocelesti. Il solito guerriero che si sta guadagnando a suon di prestazioni perfette la convocazione ai prossimi Europei 2020.
Lazzari e Lulic bloccati dalla spinta di Spinazzola e Under
Gara molto interessante invece sugli esterni. Specie sulla sinistra dove la scelta di Fonseca di lasciare Kolarov in panca, lasciando spazio a Spinazzola, è stata giustificata dall’idea del tecnico giallorosso di frenare gli esterni biancocelesti. L’ex juventino infatti fungeva da attaccante aggiunto alle spalle di Dzeko con la difesa della Roma che si stringeva a tre. Un condizione questa che ha costretto, inevitabilmente, Manuel Lazzari, a giocare praticamente da terzino destro per evitare a uno dei tre centrali della Lazio di scalare sullo stesso Spinazzola rischiando di lasciare spazi per vie centrali. Stessa situazione anche a sinistra dove Lulic ha avuto poche possibilità di spingere lungo l’out mancino biancoceleste per via di un Cengiz Under scatenato che non ha concesso pause ai suoi avversari. Di contro, doveva ravvedersi anche di Santon, che spesso si staccava dalla sua posizione di partenza, proprio per supportare il turco nelle azioni d’attacco. Una scelta vincente per Fonseca che ha sorpreso Inzaghi.
Veretout e Cristante arginano l’asse Luis Alberto-Milinkovic Savic
Frenare dunque i punti forti di questa Lazio, è stato l’obiettivo di Fonseca. Oltre a bloccare le fasce, il tecnico giallorosso si è dedicato soprattutto a frenare la linea mediana dei biancocelesti affidando a Veretout e Cristante il compito di arginare ogni tentativo d’azione da parte di Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Allo spagnolo infatti è quasi sempre mancato quel tocco decisivo, illuminante, che ha fatto le fortune della Lazio, che in questo modo ha visto andare più volte Immobile in gol in campionato. Mentre il serbo è stato seguito a vista da uno dei due quando si staccava dalla mediana per andare a fare l’attaccante aggiunto invitando il compagno al lancio nello spazio (un pò come accaduto nel gol alla Juventus nella sfida all’Olimpico). Insomma, una strategia di tutto rispetto che ha costretto la Lazio a non giocare il primo tempo e a riprendersi solo a folate nei secondi 45’ di un derby a dir poco spettacolare e divertente.