Pagelle di Napoli-Liverpool sul risultato di 2-0
Il Napoli batte il Liverpool per 2-0 e replica, quasi interamente, lo stesso canovaccio del match del ‘San Paolo’ di 11 mesi fa. Quando Insigne, allo scadere, regalò i 3 punti ai suoi. Stavolta, invece, le firme, il marchio, è di due attaccanti: uno napoletano d’adozione, come Mertens che dal dischetto, su rigore guadagnato da Callejon, sorprende l’ottimo Adrian Lopez e dello spagnolo ma già azzurro dentro Llorente. Per una prestazione, corale ma in quasi tutti gli interpreti, straordinaria da parte degli azzurri capaci di avere la meglio, non solo nel punteggio ma pure nel gioco, nell’intensità e nel ritmo, dei campioni d’Europa in carica. Che giocano una partita non troppo positiva con pochi uomini a meritarsi la sufficienza. Qui, al termine di questo vibrante match, duelli individuali e di squadra fra Napoli e Liverpool.
Mertens segna, Callejon guadagna il penalty: Adrian stavolta non para
All’82’ la svolta della gara. Callejon entra in area, sterza su Robertson che lo atterra: è rigore. Un rigore quasi insperato visto il calo fisico subito dai padroni di casa nei minuti precedenti ma che arriva al culmine di una prestazione, collettiva, eccezionale.
Di sacrificio, di intelligenza tattica ma anche di astuzia. Quella di Calleti ma anche quella di Ciro Mertens che si presenta sul dischetto, calcia dagli 11 metri e trova il gol. Anche se, Adrian, in versione saracinesca stasera, sfiora ma non devia fuori. Mertens e Napoli in paradiso. Prima del bis di Llorente.
Allan a tutto campo, Fabinho bene in regia
L’equilibrio in mezzo al campo per il Napoli è garantito da un Allan che, con un turno di riposo (risparmiato in occasione del 2-0 alla Sampdoria) sembra una dinamo che produce energia, e chilometri. Su tutto e tutti. E infatti lo si trova spesso come baluardo che blocca i collaudati ingranaggi del Liverpool per poi riproporsi sulla destra, in appoggio a Callejon, anche in sede di costruzione. Per una gara identica per quantità e forza a quella disputata al ‘San Paolo’ 11 mesi fa, per una performance stellare, da notti europee. Dall’altro lato, e il Ct Tite non può che essere al settimo cielo per questo, si distingue un buon Fabinho che da punto di riferimento davanti alla difesa garantisce interdizione e buone geometrie per le ripartenze Reds. Prima di naufragare con l'intera nave rossa negli ultimi venti di gioco.
Koulibaly invalicabile, Manolas buona spalla (con qualche brivido). Firmino insidioso
La musichetta suona per i tifosi, che sfidano lo ‘You’ll never walk alone’ con il boato ‘The Champions’, ma anche per Koulibaly che sveste i panni dell’incerto ma fisico difensore, per quelli della calamita che attrae ogni pallone. Nonostante una sola disattenzione, che potrebbe costare il gol al Napoli, con Firmino troppo solo su corner a fine primo tempo, e col verdeoro che manda di poco a lato, il senegalese ritorna quel muro di granito apprezzato tante e tante volte negli ultimi anni ergendosi a diga invalicabile dinanzi a Meret.
Con la collaborazione di un positivo Manolas che di frequente raddoppia e dà manforte al compagno di reparto. Specie su Salah ma anche sull’insidioso Firmino. Che di smettere di lavorare per sé e per i compagni non ne ha mai intenzione. Il greco però, fa correre più di un brivido ai suoi, e ai tanti tifosi sugli spalti, con una svirgolata che manda in porta Salah ma anche con un colpo di testa per spazzare l’area che sibila il palo alla sinistra di Meret nel finale.
Adrian blocca Mertens e si oppone al Napoli. Meret risponde a tono
Non c’è Alisson infortunato? Niente paura il Liverpool ha in panca un secondo, che para da primo, che fa stare tranquilli i tifosi della Merseyside. E l’ex Betis esegue. Dapprima, nella prima parte della gara, annullando i diversi tentativi azzurri, chiedere per referenze a Fabian Ruiz che si vede due volte respinto con perdite, e poi, nella ripresa, mettendo insieme, forse, la miglior parata della sua carriera. Su Mertens che, incredulo, osserva il suo pallone fuggire in corner. Adrian resta in aria e il destro al volo del belga, su perfetto cross di Mario Rui, viene respinto con la mano di richiamo mentre il #13 Reds resta sospeso. Un gesto straordinario. Replicato a distanza, se possibile, dal collega Meret che al 64’, su svirgolata di Manolas, che mette in porta Salah, devia in corner un missile dell’egiziano destinato nell’angolo basso alla sua sinistra.
Van Dijk una certezza (fino al gol di Llorente). Mario Rui stoppa Salah
Se si parla bene di Van Dijk non si fa altro che affermare qualcosa di ovvio, di certo. Eppure, al termine della prova di questa sera, non si può non citare l'errore nel finale che conduce Llorente davanti a Adrian per la rete del definitivo 2-0. Per una sbavatura insolita per lui, per un errore da matita blu che pone la bilancia della sua performance in passivo e agli antipodi rispetto a quella di Koulibaly dall’altra parte. Aiutato da un Mario Rui in giornata di grazia capace di controllare come possibile Salah pericoloso, grazie alle cure del lusitano, in rare occasioni. Menzione d'onore anche per Di Lorenzo in grado di opporsi con efficacia a Mané nonostante la sua primissima in Champions League.
Tabellino e voti
Napoli (4-4-2) #1 Meret 6.5; #22 Di Lorenzo 7, #44 Manolas 6, #26 Koulibaly 7.5, #6 Mario Rui 7; #7 Callejon 7, #5 Allan 7.5 (Dal 75’ Elmas 6.5), #8 Fabian Ruiz 6+, #24 Insigne 6.5 (Dal 66’ Zielinski 5.5); #14 Mertens 8, #11 Lozano 5.5 (Dal 68’ Llorente 7). A disposizione: #25 Opsina; #19 Maksimovic, #31 Ghoulam; #12 Elmas, #20 Zielinski; #99 Milik, #9 Llorente. Allenatore Carlo Ancelotti 8
Liverpool (4-3-3) #13 Adrian 7; #66 Alexander-Arnold 5.5, #32 Matip 6, #4 Van Dijk 5, #26 Robertson 5.5; #7 Milner 5.5 (Dal 66’ Wijnaldum 5.5), #3 Fabinho 6.5, #14 Henderson 6 (Dal 86’ Shaqiri s.v.); #11 Salah 6-, #9 Firmino 6.5, #10 Mané 5.5. A disposizione: #62 Kelleher; #6 Lovren, #12 Gomez; #15 Oxlade-Chamberlain, #5 Wijnaldum, #20 Lallana; #23 Shaqiri. Allenatore Jurgen Klopp 5.5