Pagelle di Milan-Lecce sul risultato di 2-2
Il Milan impatta in casa col Lecce 2-2 e continua a rappresentare un paziente in convalescenza. L’ottimo primo tempo del Diavolo, infatti, non basta a scacciare via i fantasmi di inizio stagione al netto delle tante prestazioni positive di diversi elementi protagonisti del recente avvio monstre dei rossoneri. Calhanoglu sembra rinascere da esterno alto a sinistra, Suso torna grande sulla destra e la mediana, da Biglia a Kessie a Paqueta, si disimpegna bene contro le idee di gioco dei salentini. Che nella ripresa, con l’inserimento di Farias al posto di Falco, scompaginano gli equilibri e le convinzioni della prima parte del match. E in contropiede, il Lecce fa male trovando il penalty e poi la rete di Babacar che condannano il Milan. Un Milan a due volti, che gioca bene, ritorna davanti con Piatek, salvo poi farsi raggiungere nel recupero da una bordata dalla distanza di Calderoni che annulla le buone indicazioni dell'esordio di mister Pioli. Qui, al termine del posticipo del ‘Meazza’, duelli individuali e di reparto fra Milan e Lecce.
Primo Tempo
Calhanoglu segna, Suso illumina. Difesa del Lecce in apnea
Il Milan parte a razzo e con idee bellicose. E lo fa grazie al supporto di tutta la squadra ma soprattutto per merito di due calciatori, come Suso e Calhanoglu, davvero in palla. Così come, forse, non li avevamo mai visti in questo avvio di campionato. Lo spagnolo, sempre sui suoi passi e dalla sua mattonella, largo a destra. Mentre il turco, reduce da un prologo di Serie A da mezzala, si sposta venti metri più avanti sulla sinistra nel 4-3-3 complessivo dei suoi. Una mossa, quella di Pioli, che paga da subito importanti dividendi. Il gol del vantaggio, siglato al minuto 20, è infatti del numero #10 ex Bayer Leverkusen che, inserendosi dietro le spalle della difesa salentina, incapace di leggere il movimento costante dell’attacco del Diavolo, segna il punto dell’1-0 con un importante destro da posizione molto defilata. È il parziale riscatto di Calhanoglu. Che continua a giocare bene, si propone anche da trequartista, con Suso che, convergendo al centro, disegna un albero di natale dietro Rafael Leao. Lo spagnolo, così come il suo alter ego dall’altra corsia, è spesso pericoloso, impegna Calderoni sulla sinistra e mette insieme una prova, di sicuro apprezzabile: per impegno, e qualità garantita al suo attacco.
Rafael Leao positivo, svaria su tutto il fronte ma spreca. Rossettini e Lucioni in crisi
Il ballottaggio della vigilia, fra Piatek e Rafael Leao, lo vince quest’ultimo. Che, da piano partita, si muove di più e allarga con maggiore frequenza le strette maglie difensive del Lecce. Che, almeno prima della gara, firmerebbe anche per un pari. Mossa, anche questa, intelligente. Il lusitano ex Lille, che peraltro in 60 gare totali in carriera si è disimpegnato in 33 occasioni da attaccante centrale, parte benissimo facendo eco al poderoso scatto allo start dei suoi.
E si propone, come da idee iniziali, lungo tutto il fronte offensivo agevolando gli inserimenti senza palla delle mezzeali rossonere, Paqueta e Kessie, di Calhanoglu ed impedendo al duo Lucioni–Rossettini di decifrare un preciso punto di riferimento offensivo. Pecca però negli ultimi metri. Va vicino alla rete, specie al minuto 57’, quando manda sull’esterno a tu per tu con Gabriel, dribbla con eleganza mista a forza fisica e si guadagna, pur senza gol a referto, che avrebbero messo in discesa la gara, un voto comunque positivo in questa agrodolce serata milanese.
Biglia orchestra, Paqueta e Kessie bene in appoggio
La mediana del Milan, poi, regala, almeno nel primo tempo, automatismi e movimenti molto precisi ed accurati. Biglia garantisce equilibrio e letture intelligenti in impostazione, Kessie chilometri di corsa e atletismo nella doppia fase, attiva e passiva, mentre Paqueta, attento anche in sede di interdizione, si spende al meglio per accompagnare la manovra e velocizzarla con la sua qualità. Tutto, di fronte ad un Tachtsidis in affanno, ad un Majer che corre tanto ma senza trovare la posizione giusta (poi rilevata da Petriccione nel corso del secondo tempo) e ad un Tabanelli concentrato, positivo ma che poi deve darla vinta al centrocampo del Diavolo.
Secondo Tempo
Babacar fa gol, ma Farias cambia il match. Conti concede il rigore
Nella ripresa, una sola mossa, quella di Liverani che sostituisce Falco con Farias, scompagina gli equilibri e le convinzioni rossonere. Il Milan continua a dominare il gioco ma non riesce a trovare il punto della sicurezza, la rete del 2-0. Mentre i salentini, che dispongono di un bel po’ di sprint davanti nel motore, provano a sfruttare il contropiede, le transizioni attive dopo la riconquista della sfera. E su una di queste, al 60’, il Lecce trova il penalty del pareggio. Farias conduce, si allarga a destra, la mette in mezzo con ben due compagni liberi dall’altra parte e Conti col braccio impedisce agli ospiti di calciare a rete. Il var interviene e decreta il rigore. Babacar sbaglia dagli 11 metri salvo poi buttarla dentro su respinta di Donnarumma: 1-1 Lecce e Milan di nuovo di fronte ai fantasmi di inizio campionato.
Calha-Piatek, il Milan mette la freccia. Calderoni la riprende
Rafael Leao non fa gol? Nessun problema, la staffetta rossonera propone un utile dualismo con Piatek che ci mette appena 15’ di gioco per dimostrare la sua pericolosità. Il polacco va in gol con un comodo tap-in al centro dell’area, sigla il punto del 2-1, il primo su azione in questa annata targata 2019/20, ma solo grazie ad una geniale intuizione del solito indemoniato Calhanoglu. Che sulla destra scambia con Krunic fino a guadagnare il fondo, e poi il decisivo assist, con un sontuoso colpo di tacco per autolanciarsi nella 16 metri avversaria. Un gesto che pare risolvere la contesa e confermare la rinascita del #10 turco salvo poi arrendersi al sinistro dalla distanza di Calderoni che trova un eurogol dalla distanza capace di annullare tutti gli sforzi dei padroni di casa.
Tabellino e voti
Milan (4-3-3) #99 Donnarumma 6; #12 Conti 5, #13 Romagnoli 6, #22 Musacchio 6, #19 Hernandez 6-; #79 Kessie 6+ (Dal 80’ Rebic s.v.), #20 Biglia 6.5, #39 Paqueta 6.5 (Dal 67’ Krunic 6+); #8 Suso 6+, #10 Calhanoglu 7.5, #17 Rafael Leao 6+ (Dal 67’ Piatek 7). A disposizione: #25 Reina, #90 Donnarumma; #43 Leo Duarte, #46 Gabbia, #68 Rodriguez; #33 Krunic, #4 Bennacer, #94 Brescianini, #11 Borini; #18 Rebic, #9 Piatek. Allenatore Stefano Pioli 6.5
Lecce (4-3-2-1) #21 Gabriel 5.5; #16 Meccariello 5.5, #13 Rossettini 5.5, #5 Lucioni 6, #27 Calderoni 7; #8 Mancosu 6, #77 Tachtsidis 6-, #37 Majer 5.5 (Dal 64’ Petriccione 6+); #23 Tabanelli 6-, #10 Falco 5.5 (Dal 46’ Farias 6.5); #30 Babacar 6.5 (Dal 83’ Lapadula s.v.). A disposizione: #22 Vigorito; #39 Dell'Orco, #2 Riccardi, #6 Benzar, #3 Vera, #29 Rispoli; #4 Petriccione, #11 Shakov; #32 Lo Faso, #19 La Mantia, #17 Farias, #9 Lapadula. Allenatore Fabio Liverani 6.5