Pagelle di Genoa-Atalanta sul risultato di 1-2
Zapata allo scadere fa impazzire i suoi con un gol da fuori area di rara bellezza. E che in un gesto, tecnica abbinata a forza muscolare, sintetizza una prestazione eccellente. Sportellate col cugino (il Zapata del Genoa), rigore conquistato, e trasformato più tardi da Muriel, e poi la rete, decisiva, del 2-1. Contro un ottimo Genoa ben rappresentato dal fiero capitano Criscito che si arrende solo alla prodezza finale del colombiano dopo il pari, anche qui, di rigore, del 91’.
Duvan Vs Cristian, che duello: l’orobico fa impazzire Gasp
Cugini ma al tempo stesso rivali. Almeno per 90’ di gioco prima del ritorno a campi invertiti fra qualche mese. C’è da scommettere però che i due si siano divertiti un mondo a prendersi a sportellate come facevano in famiglia in Colombia. E pure gli spettatori, specie quelli che apprezzano maggiormente i duelli fisici, sembrano aver gradito. Cristian contro Duvan in una sfida muscolare importante con nessuno dei due intenzionato a mollare un centimetro all’altro.
E così, fra duelli aerei e contrasti a terra, fra coperture preventive e strappi in velocità, i due si battono senza sosta facendo letteralmente scintille. Come al 60’ quando Cristian, per arginare Duvan, mette a terra il #91 orobico per il penalty dell’1-0 di Muriel, appena subentrato all’ondivago Ilicic; come al 76’ quando lo strapotere atletico del più giovane degli Zapata fa la differenza e consente a Duvan di sfiorare il raddoppio. Come quando, allo scadere, il #91 si libera, calcia con foga e trova il punto, definitivo/straordinario, del 2-1.
Muriel modifica il peso offensivo dell’Atalanta, e segna. Pinamonti abbandonato
Le diverse conferme in casa Atalanta sono la spia della voglia della società di prorogare un progetto assolutamente vincente. A cui però è stato aggiunto qualcosa: il giovane Malinovskyi, l'esperto Kjaer certo ma soprattutto il fenomenale, ma poco costante, bomber colombiano Muriel. Che a gara in corso o in tandem col connazionale Duvan, può fare sfracelli. Col Gasp, sullo sfondo, ma non troppo, a lavorare mentalmente sull’ex Udinese, Sampdoria, Fiorentina e Siviglia. Che, oggi, di rigore, conquistato dal #91 orobico, si rivela decisivo e asso nella manica dei suoi. Anche quando gli avversari non mollano mai, anche quando il tandem Ilicic–Gomez non sembra in grande spolvero. Come la punta avversaria Pinamonti, di sicuro non aiutato dai compagni, poco incisivo e ancor meno coinvolto nelle azioni liguri: un solo tiro verso lo specchio, sia pure vicinissimo ai pali avversari.
Hateboer e Barreca non sfondano. Criscito tiene bene e poi pareggia
Sulla corsia sinistra del Genoa, quella destra dell’Atalanta, almeno nel primo tempo, c’è una sorta di match pari. Ma se Criscito, con l’arma dell’esperienza e l’aiuto dei suoi compagni di reparto, tiene bene la linea, non consentendo ai vari Ilicic e Gomez di fare breccia, più avanti, a centrocampo, Barreca e Hateboer si sfidano a viso aperto ma senza che nessuno, attacco-difesa, riesca a prevalere. Senza garantire cross dal fondo né quella superiorità numerica sulla corsia, vitale per punte come Duvan Zapata o Pinamonti. Traversoni, almeno uno, che arrivano dalla sinistra bergamasca, e quindi da Gosens, nell’occasione del vantaggio atalantino. Che non resiste fino al 91′ per la caparbietà dei padroni di casa e la lucidità dagli 11 metri del proprio capitano che di cuore, grinta e voglia batte Gollini coronando una prestazione esemplare.
Radovanovic calcia con costanza, Pasalic impreciso
Sulla mediana, invece, uno dei confronti più interessanti è quello fra Pasalic e Radovanovic. Che fanno bene in entrambe le fasi ma mancano nel momento decisivo: quello della conclusione. E sì perché se il croato e il serbo si disimpegnano con diligenza in mezzo al campo, soprattutto quando c’è da ostacolare la manovra avversaria o da sviluppare quella propria, negli ultimi trenta metri peccano di precisione e lucidità. Ma sia l’ex Chievo che l’ex Milan possono essere scagionati da diversi fattori: dalla distanza da cui scagliano le loro conclusioni, comunque vicine al bersaglio grosso, e pure dagli imprecisi suggerimenti dei loro compagni nel momento dei loro inserimenti senza palla. Lampante, ai fini del discorso, il cross leggermente lungo di Ilicic al 20’ per l’ottima incursione di Pasalic. Che però delude sotto questo punto di vista non garantendo tanto sostegno a Zapata né troppi inserimenti nell’area avversaria. Finendo, inevitabilmente, per uscire in luogo di De Roon.
Tabellino e voti
Genoa (3-4-1-2) #97 Radu 6; #17 Romero 6, #2 Zapata 5.5, #4 Criscito 7+; #18 Ghiglione 5.5 (Dal 82’ Ankersen 6.5), #20 Schone 5.5, #21 Radovanovic 6 (Dal 70’ Saponara 6+), #3 Barreca 5.5 (dal 82’ Pandev 6); #8 Lerager 5.5; #11 Kouamé 6.5, #99 Pinamonti 6-. A disposizione: #93 Jandrei, #22 Marchetti; #5 Goldaniga, #13 El Yamiq, #32 Ankersen, #14 Biraschi, #15 Jagiello; #91 Saponara, #33 Pajac; #19 Pandev, #9 Sanabria, #30 Favilli. Allenatore Aurelio Andreazzoli 6.5
Atalanta (3-4-1-2) #95 Gollini 6; #2 Rafael Toloi 6, #19 Djimsiti 6, #5 Masiello 6; #33 Hateboer 5.5, #11 Freuler 6, #88 Pasalic 6- (Dal 56’ De Roon 6+), #8 Gosens 6+; #10 Gomez 6+; #72 Ilicic 6 (Dal 60’ Muriel 7), #91 Zapata 8. A disposizione: #57 Sportiello, #31 Rossi; #4 Kjaer, #6 Palomino, #41 Ibanez; #18 Malinovskyi, #21 Castagne, #13 Arana, #15 De Roon; #99 Barrow, #9 Muriel. Allenatore Gian Piero Gasperini 7