Pagelle di Dinamo Zagabria-Atalanta sul risultato di 4-0
L'attesa di vivere lo storico esordio in Champions League dell'Atalanta è diventato un incubo per i tifosi della Dea. Il 4-0 rifilato dalla Dinamo Zagabria ai ragazzi di Gasperini è stato davvero pesantissimo. Certo, c'è da dire che i croati erano in una condizione atletica di gran lunga migliore dei bergamaschi avendo cominciato il campionato molto settimane fa, ma questa non deve essere una scusante.
L'Atalanta è stata incapace di reagire ai colpi di Olmo, Orsic e compagni, riducendosi a soluzioni individuali che solo nella ripresa hanno visto rianimarsi i vari Zapata e Pasalic con le due occasioni più importanti. Si salvano Ilicic e Malinovskyi per l'Atalanta, per il resto la difesa, con Masiello in testa, non è riuscita a raggiungere la sufficienza al pari di Gomez, quasi un fantasma questa sera. Da sottolineare invece la prestazione magistrale di Olmo, la stella spagnola che ha illuminato la brillante notte della Dinamo in questa prima giornata della fase a gironi. Qui, al termine del match, duelli individuali e di squadra fra Dinamo Zagabria e Atalanta.
Olmo devastante, che fenomeno! L’ex Spezia Orsic fa tripletta
Il mondo intero questa sera ha scoperto Dani Olmo. Forse qualcuno conosceva già questo 21enne spagnolo che è la vera stella della Dinamo Zagabria. Ma nonostante le raccomandazioni di Gasperini alla vigilia, è stato proprio lui, partendo da sinistra, ad accendere sempre le azioni della squadra croata. Cambio di passo, capacità innate nel palleggio e coraggio, hanno consentito ai compagni di squadra di beneficiare della sua intraprendenza e terminare addirittura il primo tempo con il punteggio di 3-0. Soprattutto Orsic, l’ex Spezia che è riuscito a mettere a segno una tripletta facendosi trovare sempre smarcato sfruttando le avanzate degli esterni innescati dallo stesso Olmo. Anche fortunato nella ripresa Orsic che si è trovato praticamente sui piedi, sfruttando un rimpallo favorevole, il gol del 4-0 che di fatto gli ha consentito di portarsi a casa il pallone della partita.
Leovac: gol e assist. De Roon e Freuler non fanno filtro
Ma a fare la differenza non è stato soltanto Olmo, già, perché la Dinamo Zagabria ha avuto nella corsa e negli inserimenti di Leovac l’altra grande arma segreta. Sulla sinistra ha letteralmente fatto ammattire Hateboer e ha quasi sempre superato un Toloi imbambolato dai suoi dai e vai. Il numero #22 dei croati ha prima realizzato il gol del momentaneo 1-0 facendosi trovare pronto sul secondo palo tagliando al centro da sinistra e poi, sfruttando una giocata di Olmo, ha liberato con un assist Orsic per il 2-0. Proprio questi suoi inserimenti hanno fatto intendere anche una certa difficoltà di De Roon e Freuler (sostituto dopo soli 45’ da Pasalic) nell’andare a rinculare davanti alla difesa per non consentire i tagli in orizzontale degli esterni. Sia lo svizzero che l’olandese davvero irriconoscibili.
Malinovskyi è la nota positiva dell'Atalanta
I quattro gol subiti dall'Atalanta sono stati un mazzata incredibile per questo esordio in Champions League ma Gasperini può comunque dirsi soddisfatto almeno per la reazione dei neo entrati in campo, come Malinovskyi. L'ucraino, entrato ad inizio ripresa, è sembrato dare una scossa importante alla squadra, ridando equilibrio al centrocampo con incursioni in verticale e imbeccando più volte Zapata e Gomez in profondità. Forse con Ilicic è l'unico che si salva in questa disastrosa serata della Dea che da questo storico esordio europeo si aspettava molto di più di una batosta così clamorosa.
L’asse Ademi-Stojanovic fa ammattire Masiello e Gosens
Così come per la fascia sinistra, anche a destra le cose non sono andate meglio per l’Atalanta che si è dovuta inchinare all’incredibile intesa che c’era fra Ademi e Stojanovic. Il capitano della Dinamo e della Nazionale macedone, è stato pazzesco in più occasioni. Il suoi fraseggi con Stojanovic hanno liberato quest’ultimo per l’assist che ha consentito ai croati di realizzare l’1-0, poi, non contento, ha servito sulla testa dello stesso Ademi, nel primo tempo, il pallone che quest’ultimo ha appoggiato sui piedi di Orsic per il 3-0. Le avanzate di Stojanovic non sono mai state neutralizzate da Masiello (sostituito al termine del primo tempo da Malinovskyi), troppo schiacciato sulla linea dei difensori e mai deciso a provare un anticipo. Così come Gosens che ha sofferto tanto il movimento in orizzontale di Ademi che non gli ha mai dato un vero punto di riferimento schiacciando di fatto il giocatore lungo l’out mancino.
Gomez un fantasma, Ilicic almeno ci ha provato
Gasperini si aspettava tanto da Gomez ma l’argentino non è riuscito proprio ad incidere. La condizione atletica dei croati ha fatto sicuramente la differenza con il Papu mai libero di poter svariare sul fronte d’attacco e sempre anticipato dagli avversari sul tempo. Ha provato a dialogare anche con gli esterni, ma sia Gosens che Hateboer, sia nella prima che nella seconda frazione, non hanno mai avuto grande possibilità di inserimento alle spalle dei difensori. In verticale la soluzione di servire Zapata è stata sempre neutralizzata dalla retroguardia della Dinamo che si è dimostrata concentratissima rendendo praticamente vano ogni movimento dell’attaccante colombiano nonostante una buona occasione nella ripresa neutralizzata dal portiere avversario. Il solo Ilicic si è guadagnato la sufficienza in una squadra che solo grazie alle giocate dell’ex Palermo, ha provato a fare male ai padroni di casa, ma da solo non bastava.
Tabellino e voti
DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Livakovic 6; Stojanovic 7, Théophile-Catherine 6, Peric 6,5, Leovac 7,5; Moro 7 (73′ Gojak 6), Dilaver 6,5, Ademi 7; Olmo 8, Petkovic 6,5 (83′ Gavranovic sv), Orsic 7,5 (76′ Ivanusec 6). All. Bjelica
ATALANTA (3-4-3): Gollini 5,5; Toloi 5, Djimsiti 5, Masiello 5 (46′ Pasalic 6); Hateboer 5,5, De Roon 5, Freuler 5 (46′ Malinovskyi 6), Gosens 5,5; Ilicic 6 (88′ Barrow sv), Zapata 5, Gomez 5. All. Gasperini