Pafundi ingiocabile con l’Italia Under 19, tra i coetanei è fuori categoria: “Ma è lui o Messi?”
Straordinario. Dirompente. Fatale. Un attimo prima hai Simone Pafundi di fronte, un attimo dopo è sparito e ti ha già superato con la palla che gli resta incollata sul piede. Ai difensori della Scozia deve essere venuto il mal di testa. Lo hanno affrontato durante la sfida con l'Italia d'esordio nella fase élite degli Europei Under 19 e non dimenticheranno tanto in fretta quell'avversario che li ha fatti ammattire, che hanno provato a fermare con le buone e le ‘cattive' maniere, che ha lasciato sulle loro facce disegnata un'espressione di meraviglia e nella testa un chiodo fisso: "Ma è lui oppure Messi?".
L'accostamento entusiasta è di un'analista di calcio scozzese, rimasto sbalordito dalle qualità tecniche e dal modo di trattare la sfera che ha il ragazzo 18enne di origini napoletane ma nato a Monfalcone (in provincia di Gorizia). Possibile che in Serie A non vi sia spazio per un giocatore di belle speranze e di talento? No. E chiedersi perché è dibattito che porta a nulla.
L'Udinese (proprietaria del cartellino) lo ha girato in prestito con diritto di riscatto al Losanna (in Svizzera) ma il trasferimento all'estero non è stato un azzardo: considerata l'impossibilità di farsi le ossa in Italia senza scendere di categoria, meglio accettare un'esperienza in un torneo estero (opinione caldeggiata anche dal ct, Luciano Spalletti, ragionando sulle prospettive dei giovani italiani) e poi rientrare in patria con un bagaglio e una personalità arricchiti. Tra le fila del club elvetico resterà fino a dicembre 2024, forse… perché una clausola inserita nell'accordo tra società permette ai friulani di richiamare alla base Pafundi già a partire dalla prossima estate. A una condizione, però: non raggiungere almeno il 50% delle presenze.
Gol, dribbling e assist. Pafundi ha dato una lucidata al proprio campionario e ne ha concesso un assaggio (agrodolce, dipende da quale lato del campo sei…) in occasione della sfida giocata oggi e vinta per 3-1 dagli Azzurrini in trasferta. Vantaggio di Zeroli al 25°, raddoppio dell'ex Udinese al 69°, tris calato nel finale (84°) da Romano dopo la rete illusoria per gli scozzesi. Spettacolare l'azione che ha suggellato la terza rete della Nazionale grazie al suggerimento calibrato dal centrocampista con intelligenza e precisione, facendo passare il pallone tra la selva di gambe avversarie con la semplicità e la naturalezza di chi ha un tocco magico. Chapeau.
Giù il cappello anche dinanzi a un altro paio di azioni condotte da Pafundi: nella prima è circondato dai difensori ma li salta come birilli e s'infila tra di loro palla al piede, servendo poi il compagno che è alla sua destra; nella seconda legittima la giocata con una rete all'incrocio dei pali.