Osvaldo Bagnoli: “Sto perdendo la memoria, ma ricordo sempre lo scudetto vinto con il Verona”
Quando fu premiato due anni fa a Firenze, entrò nella Hall of Fame, Osvaldo Bagnoli disse con la schiettezza che lo ha sempre contraddistinto di avere qualche problema con la memoria. A distanza di tempo, in un’intervista a ‘La Repubblica’ l’ex allenatore ha detto di ricordare i bei tempi di Verona, ma ha confermato di non essere ‘in forma’ e purtroppo di aver perso qualche colpo.
Il memorabile scudetto del Verona
L’allenatore della Bovisa ricorda con grande precisione lo scudetto vinto con il Verona nel 1985. Era un campionato stellare, c’erano i più grandi calciatori del mondo, la squadra scaligera con un’oculata campagna acquisti riuscì a rinforzarsi e a conquistare il titolo:
Ci interessava sfruttare le motivazioni di giocatori che nei loro club si sentivano esclusi. Di Gennaro nella Fiorentina aveva davanti Antognoni, e Fanna nella Juve aveva Causio. Da noi erano liberi e indispensabili. E poi azzeccammo gli stranieri, Briegel ed Elkjaer. Quelli erano i tempi dei giocatori uomini. Ci volevamo bene e ce ne vogliamo ancora. Con i ragazzi ci vediamo ogni tanto, facciamo delle cene e delle gite, adesso veramente un po’ meno perché io non sono troppo in forma. A volte viene Pierino Fanna e mi porta allo stadio.
Sarri, Ronaldo e Gasperini
Non ricorda più invece Bagnoli il derby di Coppa dei Campioni tra Juventus e Verona, sfida giocata senza tifosi. Il calcio lo segue sempre e da grande allenatore qual è stato l’Osvaldo si sofferma più sui tecnici e sulle squadre che sui campioni e ha eletto Gasperini come suo erede:
Milano manca al grande calcio, c’è bisogno che Inter e Milan tornino da scudetto. La Juve è di un altro mondo, come sempre c'è il suo campionato e quello degli altri. Cristiano Ronaldo? Mi piacciono tutti i grandi calciatori, ma le squadre di più. Gasperini un po' mi assomiglia, all'Atalanta ha lavorato bene su un materiale ottimo ma non formidabile. Sarri? Ha trovato la Juve, però è uno che viene dal basso, schietto e sincero un po' com'ero io. La partita contro la Juve a Torino in Coppa dei Campioni a porte chiuse? Mi dispiace, me ne parlano in tanti ma di quella giornata non ho più alcuna memoria.