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Osimhen svela la verità sul controverso video TikTok del Napoli: “Stupido errore di un individuo”

Victor Osimhen ha voluto chiudere definitivamente la questione relativa alle polemiche sorte per il video su Tiktok lo scorso settembre. In occasione della conquista del Pallone d’Oro africano, l’attaccante del Napoli è stato chiaro: “Uno stupido errore, non sono stato felice di quel gesto. Ma non sono mai stato trattato male dal club o dal presidente”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Victor Osimhen è tornato a parlare del caso "social" scoppiato su TikTok a inizio campionato, lo scorso settembre quando il nigeriano fallì un calcio di rigore nel match terminato 0-0 al Dall'Ara contro il Bologna. L'account del Napoli aveva prodotto un video che fu fonte di accese critiche da parte dell'entourage del calciatore che aveva accusato pesantemente il club, minacciando anche azioni legali. A distanza di tempo, con il Pallone d'Oro africano 2023 tra le mani, Osimhen è tornato sull'accaduto chiudendo così la faccenda del tutto: "Fa parte del passato, tutto chiarito, Non sono mai stato trattato male".

Il video fece a suo modo "scandalo" perché non fu digerito in toto proprio da Victor Osimhen che venne ripreso sull'account ufficiale del Napoli su TikTok in un montaggio che voleva essere semplicemente ironico, senza fini offensivi o – tantomeno – lesivi. Dopotutto, sulla pagina social del club partenopeo altri filmati a loro modo simili erano già apparsi, senza creare tumulti ma le tempistiche coincisero con un momento delicato per il giocatore, scatenando una piccola bufera, a distanza di qualche mese, sanata.

A suo tempo si era parlato di una rottura totale su tutti i fronti e di possibili cause legali che il giocatore avrebbe voluto intentare al club. "Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo" aveva tuonato il procuratore di Osimhen, Roberto Calenda, con la società che poi aveva prontamente tolto il video dal proprio profilo. Erano giorni cupi, in cui l'attaccante era coinvolto in chiacchiere di addio al Napoli, dei contrasti con Garcia, di un rinnovo che sembrava oramai essere una chimera, provando a incrinare in modo indelebile il suo rapporto con la città.

Acqua passata, defluita sotto i ponti del tempo e che vebbe archiviata anche grazie alle scuse ufficiali del club verso il giocatore. Lo stesso Osimhen, in occasione della sua presenza a Marrakesh per ritirare il Pallone d'Oro africano, ennesimo riconoscimento dell'annata appena trascorsa, da assoluto protagonista con lo scudetto del Napoli, è voluto ritornare sull'episodio, chiudendo la questione una volta per tutte: "Prima di tutto devo correggere una notizia, qui. Non sono stato trattato male né dal Napoli né da Adl. Questa è stata… mi dispiace utilizzare la definizione di "stupido errore" da parte di un individuo che ha pensato di poter utilizzare una cosa del genere per scherzare su un nostro momento cruciale. E io non sono stato felice di quel gesto".

Parole pronunciate in conferenza, a viso alto, davanti alla stampa e alle TV per evitare qualsiasi ulteriore fraintendimento su un episodio oramai dimenticato: "Certamente De Laurentiis, suo figlio Edoardo e molti della società sono stati con me, accompagnandomi. Loro mi hanno spiegato e mostrato la situazione. Quella persona che l'ha fatto è stata molto gentile con me, che era per me la cosa più importante, e ho parlato con la persona responsabile. Lui mi ha dimostrato che era molto dispiaciuto e poi abbiamo risolto tutto. Adesso sono molto soddisfatto, penso a guardare al futuro e come lasciarmi tutto alle spalle. Fa parte del passato, oramai è solo storia".

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