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Scudetto Napoli 2023

Osimhen rompe la maschera dopo il gol all’Udinese: in panchina si attiva il piano d’emergenza

Osimhen segna il gol dell’1-1 e non si frena nei festeggiamenti, in cui rompe la maschera. Ma la gara senza il suo “amuleto” dura pochissimo perché in panchina risolvono il problema in un batter d’occhio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Napoli trova il pareggio alla Dacia Arena con il suo uomo simbolo, Victor Osimhen che spezza l'incantesimo e segna la rete che può valere il 3° scudetto a inizio di ripresa. Una liberazione per l'attaccante del Napoli che esplode in tutta la sua esultanza senza freni andando a festeggiare nel settore ospiti dove ci sono i tifosi partenopei. E nella foga del momento spacca anche la maschera che oramai lo accompagna ad ogni partita, chiedendo allo staff in panchina di procurargliene un'altra da utilizzare fino a fine match.

Un contrattempo non da poco per Osimhen che ha legato alla maschera che gli copre il volto un significato molto più importante di un semplice mezzo per evitare ulteriori colpi sul viso. Un amuleto,  un talismano da cui oramai non si separa più se non nei momenti in cui segna il gol per esultare. Come è capitato anche alla Dacia Arena per una rete che potrebbe essere pesantissima e diventare la più importante della sua carriera.

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Dalle immagini infatti si vede Osimhen levarsi la protezione come sempre fa quando segna, ma l'entusiasmo è talmente forte che il movimento questa volta è fatale. Dopotutto proprio l'attaccante nigeriano aveva cercato in ogni modo di trovare la porta di Silvestri per riscattare l'amarezza che era arrivata per il pareggio interno contro la Salernitana quando era apparso tra i più affranti a fine partita.

Poco male, però perché in cinque minuti, Osimhen ritrova la sua maschera portafortuna: in panchina si sono attivati in quattro per rimettergliela a posto e permettergli di indossarla nuovamente, per continuare il match e coltivare il sogno tricolore. Il problema era collegato alla cinghia della maschera che si era spezzata nel momento della massima esultanza da parte di Osimhen subito dopo la rete. Fortunatamente nulla di particolarmente grave e di irreparabile.

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