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Osimhen non ci poteva credere: “Una mattina mi sono svegliato e ho trovato dei messaggi di Drogba”

Victor Osimhen racconta come rimase una mattina quando aprì il suo profilo Instagram: l’attaccante del Napoli non poteva credere ai propri occhi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Victor Osimhen non ci sarà stasera a San Siro nella gara di andata dei quarti di finale di Champions League contro il Milan: il problema muscolare con cui l'attaccante del Napoli è tornato dopo l'impegno con la propria nazionale è quasi completamente riassorbito, ma – nell'ottica di un doppio confronto che dovrebbe risolversi tra una settimana al Maradona – in casa azzurra si è ritenuto opportuno non rischiare una ricaduta accelerando il rientro del capocannoniere del campionato.

Per la squadra di Spalletti si tratta di una perdita non da poco, visto che parliamo di un giocatore che ha segnato in questa stagione 25 gol in 29 partite e che è finito nel mirino di top club europei come Manchester United, Chelsea e Bayern Monaco (è proprio di ieri la notizia dalla Germania dell'assalto molto deciso dei bavaresi). Intervistato dal Daily Mail, Osimhen cerca di far capire a chi non vive a Napoli cosa sta succedendo da settimane nella città partenopea, ormai ad un passo da uno Scudetto che aspetta da 33 anni.

Victor Osimhen è nel mirino di mezza Europa: 100 milioni non bastano
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"Se riusciamo a vincere, la città non sarà più la stessa – racconta il bomber nigeriano – Quando esci in città, i tifosi hanno le lacrime agli occhi. Non vincono il campionato dai tempi di Maradona e sono vicinissimi a realizzare questo sogno. A volte vengono sotto casa dei giocatori per mostrare il loro amore, fino alle 2 del mattino. Napoli sanguina per il calcio e ho immaginato tante volte come esploderà la città se riusciremo a vincere lo Scudetto. Abbiamo possibilità di andare lontano anche in Champions League".

Osimhen non ha mai nascosto di ispirarsi a Didier Drogba, uno dei più grandi attaccanti di sempre del calcio africano, che ha fatto la storia del Chelsea con l'apice toccato con la Champions vinta nel 2012. "Ho grande amore e ammirazione per lui. Ricordo quando ha segnato il gol del pareggio nella finale di Champions, un incredibile colpo di testa. Per il modo in cui ho festeggiato è stato come se avessi segnato io quel gol. I miei amici sapevano che ero ossessionato da Drogba".

Con questi presupposti, è facile immaginare cosa abbia provato il giovane Victor quando la realtà ha cominciato ad assomigliare al suo sogno di bambino e nella sua vita si è materializzato proprio Drogba: "Quando ho segnato 10 gol e vinto la Scarpa d'Oro ai Mondiali Under 17 nel 2015, uno dello staff della Nigeria mi ha mostrato un tweet di Drogba. Diceva ‘Congratulazioni Victor. Ti auguro tutto il meglio per il futuro'. Ero scioccato. Non avrei mai creduto che qualcuno come Didier Drogba avrebbe twittato quelle parole a un giovane aspirante attaccante. Mi ha dato una motivazione completamente nuova per avere successo".

Osimhen è il leader anche della nazionale nigeriana
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Ma quello era solo l'inizio, nell'ideale passaggio del testimone da Drogba a Osimhen: "Una mattina dell'anno scorso mi sono svegliato e ho controllato il mio Instagram. Ho trovato dei suoi messaggi, mi facevano i complimenti ma dicevano che avevo ancora molta strada da fare. È incredibile essere in contatto con lui. Cerco di modellare il mio gioco sul suo e ci sono molte cose che posso prendere dal suo gioco e aggiungere al mio, quindi non c'è niente di meglio per un giovane giocatore. È un eroe nel suo Paese, ha giocato ad altissimi livelli, ha vinto tanto e ha fatto sognare i giovani africani. È un uomo impegnato ma ogni volta che vede i miei messaggi su Instagram risponde subito. È una bella sensazione".

Osimhen è tutto tranne che un egoista che pensa al suo bottino personale – come dimostrano alcuni gesti da uomo squadra compiuti quest'anno al Napoli – ma un sogno individuale ce l'ha, ripercorrere le orme di Drogba che ha vinto per due volte il Pallone d'Oro africano: "Non ho intenzione di mentire, sarebbe il mio sogno essere il calciatore africano dell'anno. Ero alla cerimonia nel 2015, quando Aubameyang vinse il premio. Come africano sogni questo premio e forse posso vincere. La stagione sta andando davvero bene. Ho messo assieme numeri incredibili e sono orgoglioso di quello che ho ottenuto, ma non ho ancora finito…".

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