Osimhen litiga con Spalletti e Anguissa, cacciato dall’allenamento: “Parli troppo!”. Poi la pace
I ritiri precampionato sono fatti prevalentemente di allenamenti a grande intensità, per prepararsi al meglio in vista dell'inizio della stagione. E quando si lavora su certi ritmi fatica e tensione possono giocare brutti scherzi. È quanto successo nella seduta di allenamento pomeridiana del Napoli nel secondo giorno di ritiro a Castel di Sangro, con Luciano Spalletti che ha cacciato dal campo un nervoso Victor Osimhen davanti a centinaia di spettatori disorientati al cospetto di una scena inusuale a porte aperte.
I nervi tesi sono affiorati durante una partitella d'allenamento come tante. Gruppo suddiviso in due squadre e sfida su campo ridotto. Uno dei gol scaturisce da un contrasto tra Anguissa e Ostigard (in casacca gialla nella stessa squadra di Osimhen) che il centravanti nigeriano reputa falloso. Nonostante si tratti di un allenamento, protesta a gran voce e in modo piuttosto platela: prima nei confronti di Spalletti, poi prendendo di mira lo stesso centrocampista camerunese, con il quale ha un battibecco a distanza.
Spalletti interviene cercando di riportare la calma in campo, invitando Osimhen a tranquillizzarsi e a riprendere la partitella senza ulteriori lamentele. Un invito che l'ex Lille non raccoglie: insiste con le proteste all'indirizzo del compagno, in una condotta che evidentemente non è tollerata dal tecnico toscano.
Spalletti decide così di mettere fine allo sfogo di Osimhen cacciandolo dall'allenamento. Gli indica la via degli spogliatoi e lo allontana dal campo urlando "Stai parlando troppo, vai a farti una doccia", secondo quanto riferito da Sportitalia. Il giocatore obbedisce subito, si sfila la casacca e si incammina verso il tunnel dello stadio Patini continuando, allo stesso stesso tempo, a protestare platealmente.
Poco prima di uscire dal campo, Osimhen si gira un paio di volte verso il centro del campo e mima un gesto eloquente, come dire "vai a quel paese". Politano cerca di calmarlo, ma il nigeriano va per la sua strada ed esce dal terreno di gioco senza altri gesti sopra le righe. La seduta è poi regolarmente proseguita in un clima sereno, nonostante quanto appena accaduto. Dopo qualche ora, a sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, ci ha pensato proprio Anguissa con una story pubblicata su Instagram: "Siamo una squadra unita, una famiglia. Non ci sono problemi in una famiglia".
Non è raro, negli allenamenti di squadre anche ad alti livelli, che momenti di particolare tensione nel corso delle sedute possano sfociare in decisioni drastiche come quella adottata da Spalletti con Osimhen. È decisamente meno frequente, però, assistere a certe scene in occasione di un allenamento a porte aperte, come quelli che il Napoli sta svolgendo a beneficio dei propri tifosi nel ritiro di Castel di Sangro. L'allenatore toscano, però, non fa sconti a nessuno e in nessuna situazione. Soprattutto nel caso di Osimhen, il cui carattere fumantino è già venuto fuori a più riprese da quando gioca nel Napoli.
(in aggiornamento)