Osimhen irriconoscibile con la maglia della Nigeria: scoperto un problema che a Napoli non ha
È un Victor Osimhen totalmente inedito quello visto in azione nelle due partite giocate dalla Nigeria in questa sosta per le nazionali: il bomber del Napoli è rimasto a secco di gol nel doppio confronto con la Guinea-Bissau per le qualificazioni alla prossima Coppa d'Africa e ha fatto scatenare grandi polemiche in patria.
L'attaccante mascherato è rimasto in campo 180′ complessivamente ma ha centrato la porta per appena tre volte, troppo poco per poter incidere e guidare la sua nazionale verso la vittoria. Dopo la sconfitta trovata nella prima partita le Super Eagles sono riuscite a riscattarsi nel secondo incontro con il gol di Abuja.
In campo ha fatto la differenza come quando indossa la maglia del Napoli: l'unica azione rilevante è stato il palo colpito nella seconda partita, lo squillo solitario che non gli è bastato per sbloccarsi.
In Nigeria tutti si aspettavano di ritrovare un grande trascinatore: in Serie A Osimhen è inarrestabile e ha già segnato 21 gol in 23 partite, una media degna di un grande bomber. Con la selezione africana invece sono emerse tante difficoltà che forse lo stesso giocatore non si aspettava di incontrare, dato che sta vivendo il miglior momento di tutta la sua carriera.
Dopo le due partite senza gol sono arrivate molte critiche nei suoi confronti ma Jose Peseiro, CT della sua nazionale, lo ha difeso a spada tratta. Se ormai con il Napoli vola e si esalta, sostenuto anche dalla forza di tutto il gruppo, Osimhen con la Nigeria sente il peso della maglia e la pressione di dover trascinare un Paese intero verso la qualificazione alla Coppa d'Africa (distante aritmeticamente solo un punto).
Il suo allenatore lo sa bene e per questo gli concede massima fiducia per il futuro: "Victor è tra i migliori marcatori in Europa ma succede. A volte la gente si lamenta dei giocatori, ma non è vero che non si impegnano. Loro vengono qui e sentono la pressione, sentono lo stress".
L'astinenza da gol non è un problema che Osimhen ha dovuto affrontare in questa stagione con il Napoli, dove tutto fila liscio e segnare per lui è come un gioco da ragazzi. Con la Nigeria però la situazione cambia e il nervosismo aumenta: a ogni errore mette le mani nei capelli, sbuffa e si lamenta, frustrato per aver fallito ancora l'obiettivo.
"Ho bisogno di segnare, ho bisogno di fare bene" ha rivelato Osimhen al suo allenatore che rivela: "Ho parlato con lui, la prima partita, ha iniziato la partita in Nigeria. Ha iniziato a sentire la pressione. Osimhen adesso sente la pressione più con la nostra Nazionale che con il Napoli, non va bene".
La voglia di dimostrare il suo valore anche in patria lo induce spesso a essere indeciso: "Quando i nostri giocatori indossano la maglia per difendere i Super Eagles sono più sotto pressione. I tifosi devono capirlo. Sentono troppa pressione perché vogliono fare bene per il Paese, la famiglia, la bandiera e Super Eagles. In quel momento commettono più errori e non fanno le cose bene".
Nessuno però mette in discussione il posto dell'attaccante in nazionale, dove resta una delle stelle più splendenti. La prossima occasione di riscatto ci sarà a giugno: Osimhen potrebbe tornare in Nigeria con il titolo di Campione d'Italia in tasca, un traguardo che lo aiuterà ad alleviare la pressione che porta sulle spalle e a far bene anche con le sue Super Eagles.