Osimhen furibondo dopo la fine di Napoli-Frosinone: battibecco con un compagno in panchina
La rabbia di Victor Osimhen esplode a fine partita. Qualcosa del genere gli era successa già con Rudi Garcia, quando a Bologna ne contestò in maniera plateale la decisione di sostituirlo. La sconfitta umiliante subita al Maradona in Coppa Italia contro il Frosinone deve avergli fatto lo stesso effetto. Anzi, è stata anche più dolorosa.
È reduce dal Pallone d'Oro africano, sta per mettere nero su bianco in calce a un rinnovo che mette tutti d'accordo sotto il profilo dei reciproci interessi economici (consapevole che a fine stagione quasi sicuramente volerà via, forse in direzione Premier League), proprio non gli va a genio di compromettersi. Sa che il Napoli è fuori dalla lotta scudetto, il rischio di non centrare il quarto posto (e qualificarsi in Champions) è tangibile per l'andazzo della stagione, a fine febbraio può addirittura già ritrovarsi fuori dalla Coppa se col Barça va male come coi ciociari. E non c'è niente di più triste in serate come queste che ricordare la felicità.
Osimhen non ce la fa a trattenersi e si sfoga. Batosta ed eliminazione gli provocano uno sbalzo improvviso, acuto di adrenalina. Mazzarri lo aveva tenuto in panchina cambiando buona parte della squadra: non solo non è riuscito a incidere quando è stato lanciato nella mischia per salvare il salvabile ma, addirittura, il crollo verticale è s'è verificato proprio quando in campo sono tornati i big, lui e gli altri che per il turnover (in vista della trasferta dell'Olimpico con la Roma) erano stati messi a riposo.
Al fischio finale – come si evince dalle immagini di Mediaset – l'attaccante nigeriano è esploso. Il nervosismo è evidente, lo ha covato come lava che ribolle nelle viscere della terra: era in ginocchio al triplice fischio di Abisso (in cui i partenopei sono sprofondati anche per il clamoroso errore commesso da arbitro e Var sulla rete annullata a Simeone), poi ha tolto dal viso la mascherina protettiva e s'è avvicinato alla panchina mormorando qualcosa.
Osimhen ha lo sguardo torvo, la testa è china e la scuote compulsivamente, la mimica tradisce pensieri e stato d'animo. Gesticola, indica con le braccia il terreno del Maradona. Sembra dire: non è possibile fare una figuraccia simile. Discute ad alta voce con alcuni compagni di squadra: c'è Ostigard dinanzi a lui che non sa cosa rispondere. Se gli azzurri hanno preso quattro ‘pappine' dal Frosinone mica è (solo) colpa sua? Il disastro in Coppa Italia fotografa il momento del Napoli e di una squadra che non sa con chi prendersela e sbatte la testa contro il muro per il film scudetto trasformatosi in un "imbroglio nel lenzuolo".