Osimhen è un gigante, si precipita da Kvaratskhelia dopo il rigore sbagliato: “Su la testa”
Un gesto da campione e da leader vero. Un gesto di quelli che magari non leniscono il rammarico ma aiutano, perché ti fa capire che non sei solo. Così si è sentito Kvicha Kvaratskhelia quando ha avuto sul piede la palla del possibile vantaggio del Napoli contro l'Eintracht: s'è presentato lui sul dischetto per battere il rigore assegnato ai partenopei per un calcione rifilato da Buta a Osimhen.
Il georgiano ha preso la mira, calciato a mezza all'altezza alla destra di Trapp ma il tiro, incrociato e potente, non è abbastanza alto e il portiere lo intercetta. È in quel momento che l'attaccante nigeriano fa un gesto bellissimo: va subito vicino al compagno di squadra, lo incoraggia, gli sussurra qualcosa, gli alza la testa e lo spinge a non mollare.
"Alza la testa", gli dice accompagnando le parole con un gesto eloquente: gli mette la mano sotto il mento e fa una leggera pressione verso l'alto. Non deve chinare il capo, non deve sentirsi in colpa anche se dentro avverte un caos di emozioni. Deve fare solo una cosa, reagire. Perché la squadra è con lui, Perché Victor c'è.
È successo tutto nel momento cruciale della prima frazione quando la squadra di Spalletti, aggirati pressing alto e densità dei tedeschi con la velocità del messicano, è riuscita ad affondare sulla destra con l'ex Psv. È stata una delle azioni più nitide, pericolose, travolgenti che fanno parte del corredo tecnico-tattico dei partenopei. Lozano avrebbe meritato la rete, è stato sfortunato per aver centrato la base del palo nonostante una conclusione rasoterra insidata – al momento del tiro – dagli spintoni dei difensori dell'Eintracht.
La palla carambola alle spalle di Trapp, danza nei pressi della linea di porta. Osimhen la vede e si fionda su di lei come un rapace. La recupera e l'addomestica, da quella posizione può far male coi suoi movimenti. Buta commette un'ingenuità incredibile, anche perché in quel momento il nigeriano è spalle alla porta e in posizione decentrata, tende a uscire dall'area di rigore: lo scalcia sotto gli occhi del direttore di gara che non ha dubbi nel concedere la massima punizione al Napoli. Kvicha si lascia ipnotizzare dall'estremo difensore.
Ci pensa Osimhen a spazzare via quel momento di imbarazzo che può essere una mazzata tremenda a livello psicologico. Il contropiede di Lozano è micidiale, il taglio per il compagno di squadra è perfetto: il nigeriano entra in porta con tutta la palla. Sempre su ripartenza del messicano Osi realizza anche il raddoppio ma è nullo perché pizzicato in fuorigioco.