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Osimhen e quel dolore che gli è rimasto dentro: “Ho una cicatrice sul cuore, è la mia forza”

L’attaccante del Napoli e della Nigeria protagonista in Champions dopo la toccata e fuga in Marocco per ricevere il Pallone d’Oro africano. In una lettera condivisa sui social ha confessato le proprie emozioni: “Sono sicuro che i miei genitori in paradiso mi stanno sorridendo, questo è per voi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Victor Osimhen durante la cerimonia del Pallone d'Oro Africano 2023.
Victor Osimhen durante la cerimonia del Pallone d'Oro Africano 2023.

Il Napoli e la Champions League, che questa sera lo vedrà in campo col Braga dopo la toccata e fuga in Marocco per la cerimonia. Il Pallone d'Oro africano. Victor Osimhen ha la voglia matta dare un senso a questa stagione iniziata sotto una cattiva stella, balorda e soprattutto deludente. Lo scudetto ricamato sulla maglia reclama orgoglio: in Serie A gli azzurri sono distanti (anche troppo) dall'Inter e dalla Juve (-14, -12), hanno perso il quarto posto e si ritrovati addosso come una slavina Roma, Bologna, Fiorentina e Atalanta. Tutte in lizza per agganciare quel piazzamento che vale i soldi preziosi della Coppa ‘dorata'

L'attaccante nigeriano ha preso un volo nella mattinata di ieri, s'è presentato sul palco per la premiazione e impugnato tra le mani quel trofeo che è un simbolo non solo di successi sportivi ma dei sacrifici affrontati e superati. Il "ragazzo che veniva dalle strade di Olusosun" (scrive nell'incipit della lettera condivisa sui social) s'è fatto uomo e adesso sogna di sfondare nel calcio internazionale ha gli occhi velati per l'emozione, in quel momento vede passare dinanzi a sé tutta una vita. E il pensiero va dove lo porta il cuore.

Per il ragazzo che veniva dalle strade di Olusosun, che mentre cresceva doveva barcamenarsi nel traffico quasi ogni giorno della settimana per sopravvivere, per le numerose sfide che io e la mia famiglia stavamo affrontando, diventare il calciatore più importante in Africa e anche nel calcio mondiale era un sogno selvaggio. Le parole non possono esprimere la gioia nel mio cuore, questo è un momento molto speciale per me.

Osimhen confessa tutto. Da bambino nemmeno immaginava che sarebbe arrivato a questo punto, con un orizzonte spalancato davanti. Aveva ben altro a cui pensare, quando devi sbarcare il lunario il futuro si chiama ‘giorno dopo' e ‘piatto da mettere a tavola'. Sulla sua pelle ha sperimentato quanto può essere dura la vita. Cosa potrebbe mai fermarlo adesso?

Il mio viaggio nel calcio è stato un ottovolante di alti, bassi ed emozioni. I gol e l'enstusiasmo per le vittorie mi fanno andare avanti anche quando le critiche, l'odio e il dolore delle sconfitte mi colpiscono duramente al petto. Il sostegno della mia fantastica famiglia, dei miei tifosi, in particolare dei miei tifosi nigeriani, e l'amore per il bellissimo gioco del calcio mi motivano a puntare ogni giorno più in alto.

Victor non ha bisogno di maschere. Quella che ha in viso da artificio medico, necessario per l'infortunio subito, è divenuta una sorta di amuleto. Vi ha impresso sopra le sue iniziali corredate da numero di maglia e uno sbuffo tricolore che è nostalgia e vanto al tempo stesso per un successo così fugace, svanito in questi mesi di Napoli con l'acqua alla gola. Ha imparato a convivere anche contro gli sgambetti tremendi che la sorte gli ha fatto, fuori dal campo prima ancora che sul rettangolo verde.

La perdita dei miei cari genitori nel corso di questo viaggio lascia una cicatrice nel mio cuore poiché sono sempre stati la mia principale forza trainante per il successo fin da quando ero bambino. Alla mia meravigliosa famiglia posso solo dire grazie per avermi sempre sostenuto e amarmi così tanto. Non sarei arrivato fin qui senza suo supporto. Ai miei fan e sostenitori nigeriani dico che la vostra dedizione nel sostenermi nei giorni belli e in quelli brutti è stata importante. Anche in mezzo alle frecce di odio lanciate contro di me siete rimasti tutti al mio fianco. Grazie.

L'ultima riflessione è dedicata al premio ricevuto con immensa soddisfazione. L'ennesimo dopo quelli messi in bacheca in Serie A quale miglior calciatore del campionato italiano e bomber assoluto. Ma il Pallone d'Oro Africano ha un valore ulteriore.

Vincere il CAF Best African Player 2023 è una testimonianza del mio duro lavoro. Sono così orgoglioso di me stesso per aver ottenuto questo prestigioso premio. Grazie CAF, a tutti gli allenatori con cui ho giocato sia a livello locale che internazionale. Sono sicuro che i miei genitori in paradiso mi stanno sorridendo, questo è per voi. I sogni diventano realtà! Grazie a tutti, Dio è il più grande.

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