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Osimhen pubblica una foto con una flebo in un letto d’ospedale: cosa gli è successo in Coppa d’Africa

L’attaccante del Napoli ha rischiato di saltare la sfida con il Sudafrica a causa di forti dolori addominali. Ce l’ha fatta a essere in campo con la Nigeria e adesso sogna la vittoria della Coppa: sui social ha condiviso una storia che sintetizza il suo stato d’animo.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre giorni fa Victor Osimhen aveva dolori addominali così forti che nemmeno immaginava di poter essere in campo per la semifinale di Coppa d'Africa. La sua Nigeria si preparava alla sfida con il Sudafrica (vinta ai calci di rigore), lui era costretto in ospedale per sottoporsi a cure mediche tali da rimetterlo in sesto abbastanza da giocare un match tanto atteso. Lui, il Pallone d'Oro del Continente Nero, bomber in Serie A e vincitore dello scudetto col Napoli, tra i più ambiti in Europa, che resta fuori dal trofeo nel momento clou: sarebbe stata una disgrazia sportiva.

"Dio è grandissimo", ha scritto a corredo di una storia condivisa sui social nella quale ha sintetizzato tutte le emozioni forti vissute nelle 72 ore più intense della sua vita di calciatore: "da questo", e mostra l'immagine del braccio fasciato all'altezza del polso, sul quale c'è il beccuccio dell'ago per consentire il flusso di fisiologica e medicinale attraverso la flebo; "a questo", e associa lo scatto che lo immortala mentre esulta a fine match sventolando la bandiera del suo Paese. È in finale, può vincere la Coppa d'Africa e rende grazie a Dio per le sue condizioni di salute.

La storia social condiviso dall'attaccante della Nigeria e del Napoli, Victor Osimhen.
La storia social condiviso dall'attaccante della Nigeria e del Napoli, Victor Osimhen.

Cosa gli era successo? Dolori addominali improvvisi ne avevano messo a rischio la partecipazione. Non si sentiva molto bene a causa di un problema allo stomaco, né era in grado di viaggiare assieme ai compagni di nazionale per dirigersi a Bouaké, città della Costa d'Avorio dov'era in programma la semifinale.

"I medici della squadra hanno confermato che è stato posto sotto stretta sorveglianza – si legge in una nota della ‘Super Aquile' -, un membro dell'équipe medica è rimasto ad Abidjan con lui". Gli ultimi aggiornamenti nell'immediata vigilia dell'incontro avevano lasciato tutti col fiato sospeso, al punto da spingere i tifosi a pregare perché guarisse in tempo. E ce l'ha fatta.

In campo è rimasto per 110 minuti circa, prima che fosse sostituito quando il punteggio era bloccato sul pareggio (1-1). La qualificazione s'è decisa ai calci di rigore (5-3) al termine di una gara rocambolesca, in particolare per l'episodio che ha permesso ai Bafana Bafana di tornare in partita.

Osimhen segna e impazzisce per la gioia ma la sua euforia incontenibile viene spenta dalla decisione dell'arbitro: su segnalazione del Var la sua rete è annullata e viene concesso un calcio di rigore agli avversari. Il risultato non scambierà più almeno fino ai tiri dal dischetto decisivi. Prossimo match con i padroni di casa della Costa d'Avorio: Osimhen è a un passo dalla gloria dopo la paura e lo spavento per l'indisposizione.

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