Oscar ha finito l’esilio dorato in Cina: si è rovinato la carriera, ma ora è straricco
Come sarebbe stata la nostra vita se in una determinata occasione avessimo preso un'altra strada invece di quella poi effettivamente imboccata? Chissà se anche il calciatore brasiliano Oscar pensa spesso a quella scelta importante e tanto discussa del 2017, quando decise di trasferirsi in un campionato di caratura inferiore come quello cinese, lasciando così l'Europa del pallone. Un addio, quello alla possibilità di crescere ulteriormente e calcando i campi più prestigiosi del mondo, giustificato dalla volontà di dire sì alla ricchissima offerta dello Shanghai SIPG, che lo ha letteralmente ricoperto d'oro. A 5 anni e mezzo da quel trasferimento, per il 30enne è tempo di bilanci visto che il suo esilio dorato in Cina è ormai giunto al termine.
Quello che è certo è che la carriera di Oscar dos Santos Emboaba Júnior, meglio conosciuto solo come Oscar, sarebbe potuta essere molto diversa. Già perché il brasiliano era considerato all'epoca uno dei centrocampisti migliori, più completi e con grandi margini di miglioramento del panorama calcistico europeo. Arrivato al Chelsea dall'Internacional per circa 30 milioni di euro nel 2012, il classe 1991 non ha risentito del grande salto, dimostrandosi sin da subito un investimento azzeccato. La sua doppietta alla Juventus in Champions fu la sua firma sul bigliettino da visita, con un contributo importante poi nella cavalcata che portò i Blues alla conquista dell'Europa League. 12 gol nella prima stagione, 11 nella seconda, 7 nella terza quando vinse anche Premier e Coppa di Lega.
Il suo nome diventò in poco tempo uno dei più gettonati in chiave mercato, e tra le pretendenti c'era anche la Vecchia Signora che per mesi diede la caccia ad un trequartista. Costo troppo elevato quello di Oscar che anche sotto la gestione Conte dimostrò il suo valore, prima però della chiamata a sorpresa dalla Cina. A dicembre 2016 ecco l'offerta dello Shanghai, che come molti altri club cinesi diedero vita ad una vera e propria corsa ai talenti europei e sudamericani a suon di milioni, con offerte eccezionali.
Tra queste anche quella per Oscar: più di 60 milioni di euro al Chelsea e un contratto faraonico per il giocatore. Cosa fare? Accettare di guadagnare circa 480mila euro a settimana, giocando però in un torneo nemmeno lontanamente paragonabile a quelli europei, o pensare alla carriera e alla possibilità di alzare l'asticella e competere ad alti livelli, magari accettando la corte di un altro top club con un ingaggio nettamente inferiore? Oscar non ha avuto dubbi e ha preferito i soldi, giustificando all'epoca la sua scelta con queste parole: "La Cina ha un potere finanziario incredibile e a volte fa offerte che i giocatori non possono rifiutare". E il suo passaggio in Cina fece da apripista anche ad altre operazioni milionarie clamorose, con tante stelle del pallone "nostrano" finite in terra orientale.
Il prezzo da pagare per questa scelta è stato alto. Oscar rispettando il suo contratto con lo Shanghai ha di fatto detto addio alla carriera internazionale, e alla possibilità di lasciare magari un segno più importante nella storia del calcio. Basti pensare che dopo il suo approdo in Cina, dove ha dimostrato di essere nettamente superiore dal punto di vista tattico-tecnico a compagni e avversari, non è riuscito più a vestire la maglia della nazionale. Difficile per il ct del Brasile puntare su un calciatore abituato a giocare in un campionato poco competitivo.
In 5 anni e mezzo dunque Oscar oltre a segnare 44 gol in 148 presenze con lo Shanghai SIPG, e a far parlare di sé per una supersqualifica di 8 partite (calciò di proposito il pallone contro i giocatori del Guangzhou), si è goduto il ricchissimo stipendio. Quanti soldi ha guadagnato durante la sua esperienza nel calcio cinese, ormai ai titoli di coda? La stima si aggira intorno ai 140 milioni di euro, considerando anche le sponsorizzazioni. Una somma 4 volte superiore a quella che avrebbe incassato se fosse rimasto ad esempio al Chelsea.
Adesso ad attenderlo c'è una nuova avventura professionale, ma non in Europa. Il calcio continentale infatti non sembra intenzionato a puntare su un calciatore reduce da tante stagioni in Cina, che dovrebbe dunque riabituarsi a ritmi e competitività molto più elevati. Dove andrà a finire? C'è chi è pronto a dargli una chance, in patria. Si tratta del Flamengo, che potrebbe essere la terza squadra verdeoro ad ingaggiarlo dopo San Paolo e Internacional. Per Oscar sarà come ripartire da zero, e chissà che nella fase finale della sua avventura calcistica non ritrovi lo smalto dei tempi migliori. Adesso però è troppo tardi forse per sognare in grande.