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Orsato provocato da Mario Rui nel finale di Napoli-Torino: “Frasi che era meglio non ascoltare”

Mario Rui non ha preso bene la decisione di Orsato di non assegnare calcio di rigore al Napoli nel finale della sfida contro il Torino. Il contatto tra Osimhen e Buongiorno non punito dal direttore di gara ha portato alla reazione del terzino: “Frasi che sarebbe meglio non ascoltare”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Napoli non è andato oltre il punteggio di 1-1 al Maradona contro il Torino nell'anticipo del venerdì di Serie A. Eppure dopo il gol di Sanabria che ha portato il punteggio in parità, sono state tante le proteste dei padroni di casa nei confronti dell'arbitro Orsato per via di quel contatto in area di rigore nel finale tra Osimhen e Buongiorno. Il difensore della squadra di Juric poggia la mano sulla schiena dell'attaccante nigeriano nel tentativo di stoppare la palla, ma per il direttore di gara di Schio non ci sono gli estremi per assegnare il penalty ai partenopei.

Un'interpretazione di quel contatto corretta secondo l'ex arbitro e oggi opinionista DAZN, Luca Marelli. Quest'ultimo ha infatti sottolineato come ci fosse bisogno di qualcosa in più per poter pensare a un tiro dagli undici metri ma allo stesso tempo ha ravvisato un episodio accaduto proprio quando tutto il Napoli protestava per ottenerlo quel rigore. In particolare Marelli fa luce sulle parole pronunciate da Mario Rui nei confronti di Orsato. "Sarebbe meglio non ascoltarle – ha detto in diretta – Ha dato del fenomeno a Orsato".

Mario Rui chiede spiegazioni anche a Meret in un finale agitato.
Mario Rui chiede spiegazioni anche a Meret in un finale agitato.

Marelli, che ha completamente promosso la direzione di gara del fischietto di Schio, ha invece condannato il comportamento del terzino del Napoli considerato poco corretto nei confronti dello stesso Orsato: "Il direttore di gara ha fatto finta di niente – ha spiegato in riferimento alla frase pronunciata dallo stesso difensore portoghese -. Ha agito correttamente perché col nervosismo bisogna stare molto attenti". Un episodio, quello del contatto tra Osimhen e Buongiorno, che alla fine Marelli ha poi analizzato.

Il contatto tra Buongiorno e Osimhen nel finale.
Il contatto tra Buongiorno e Osimhen nel finale.

"Non c’è nulla, c’è bisogno di un contatto più sostenuto per assegnare un calcio di rigore – ha spiegato ancora a DAZN – C’è il braccio appoggiato di Buongiorno sulla schiena ma non c’è una spinta vera e propria, è un contatto per prendere la posizione, ma non ci sono gli estremi del calcio di rigore". Nonostante questo, dal campo la sensazione dei giocatori era quella che ci potessero essere gli estremi per fischiare quel tiro dagli undici metri, ma evidentemente le proteste di Mario Rui sono andate oltre a Orsato ha preferito non dargli importanza.

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